La decisione del sindaco di Nichelino di cancellare la partecipazione di Povia alla festa patronale di San Matteo ha generato aspre polemiche. La decisione del sindaco Tolardo è giunta a causa delle posizioni pubbliche del cantante, giudicate “inaccettabili e lontane dai valori della democrazia”. Il cantante, tuttavia, estromesso dal concerto pur avendo firmato un contratto, ha condiviso sui social un video in cui sbotta.
Povia estromesso dalla festa patronale di Nichelino: lui sbotta sui social
Il 20 settembre, Povia avrebbe dovuto presentarsi a Nichelino per la festa patronale. Il suo ruolo sarebbe stato di giurato di un talent e successivamente avrebbe dovuto tenere un concerto. Tuttavia, in queste ore il sindaco del comune nel Torinese ha chiesto e ottenuto l’estromissione del cantante a causa delle sue posizioni sui diritti civili, aborto e covid. Su Facebook, però, Povia non è rimasto in silenzio e ha pubblicato un video divenuto immediatamente virale.
“Concerto annullato numero 40 – dice il cantante -. Aveva chiamato l’organizzatore di un talent, di cui avrei dovuto essere presidente di giuria, con l’eventuale esibizione, con tanto di contratto firmato, con una locandina e tutto il resto. Viene presentato il progetto in giunta, qualcuno si mette di mezzo e viene messo il veto. Ve lo dico senza polemica, ma non mi piace soffrire in silenzio”.
“Sono una persona normale, con la coscienza pulita, poi arriva sempre quella ciliegina un po’ ‘marcina’ sulla torta e ti viene annullato un concerto. Fa male dentro. Io sono una persona con delle idee, le espongo con delle canzoni soprattutto, mi piace trasformare in musica delle tematiche che nessuno trasforma più in musica, perché appunto se lo fai poi ti si chiudono le porte. Infatti, come ti discosti un attimo dall’idea di qualcun altro, e magari quel qualcun altro ha anche un potere decisionale, ti mette un veto e viene fuori che un concerto già contrattualizzato, con la locandina e la pubblicità, viene annullato dal giorno alla notte. E poi ti dicono che ti pagano lo stesso la penale, ma io non voglio soldi per un’esibizione che non ho fatto – conclude Povia -. Io vorrei esibirmi”.
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La replica del sindaco di Nichelino
In seguito alla polemica scaturita dall’estromissione di Povia dalla festa patronale, anche il sindaco di Nichelino è tornato sulla vicenda. “Povia era stato proposto per essere componente di una giuria. Ignoravo che doveva esibirsi – dice Tolardo -. In considerazione delle posizioni di quest’artista ho scelto di revocare il contratto. Non è una questione politica, ma è semplicemente legato alle posizioni che quest’amministrazione ha su dei temi che riteniamo importanti per la comunità come la posizione sull’aborto e la posizione sul contrasto all’omofobia. Mi riferisco anche alla posizione tenuta dal personaggio nel periodo del Covid quando ha manifestato la sua contrarietà ai vaccini. Ha diritto per carità di dire quello che vuole ma nella scelta della programmazione culturale della nostra città uno così preferiamo che non partecipi alle esibizioni”.
“Non è un problema di “etichetta di destra”, aggiunge il sindaco di Nichelino. “Se lui fa concerti molti concerti durante l’anno buon per lui. Sostiene, però, che quaranta gli sono stati annullati: penso che sia un unicum nel panorama della scena artistica. Forse qualche domanda dovrebbe farsela, ma ognuno è libero di pensarla come vuole. Le risposte che ho visto tra ieri e stamattina sui social mi fanno pensare. Si è scatenata una campagna d’odio sui social della città e addirittura anche su qualche post della mia pagina che non c’entrava niente che mi confermano di aver fatto la scelta migliore”, conclude, infine il sindaco.