Addio all’attore francese Philippe Leroy che, il mondo del cinema piange la sua scomparsa. Era malato da tempo ed è morto a Roma all’età di 93 anni. Con oltre 200 apparizioni tra film e sceneggiati, in Italia è ricordato soprattutto per il ruolo di Yanez nello sceneggiato “Sandokan” del 1976 e per aver interpretato Leonardo da Vinci in “La vita di Leonardo da Vinci” del 1971.
Addio all’attore francese Philippe Leroy morto all’età di 93 anni: la biografia
Nato in Francia nel 1930 in una famiglia aristocratica, Philippe Leroy decise presto di seguire la sua strada. A soli 17 anni, si imbarcò come mozzo su una nave diretta in America. Nel 1953 tornò in Europa e si arruolò nell’esercito francese. L’esordio nel cinema avvenne a trent’anni con “Il buco” di Jacques Becker, un capolavoro drammatico-minimalista. Successivamente, nel 1962, Leroy si trasferì a Roma, dove iniziò a recitare in pellicole di successo come “Leoni al sole” (1961), “Il terrorista” (1963), “Frenesia dell’estate” (1964), “Le voci bianche” (1964), “Sette uomini d’oro” (1965) e “Che notte, ragazzi!” (1966). La sua interpretazione di Yanez de Gomera in “Sandokan” lo rese celebre al grande pubblico italiano.
La vita privata
Il 1º settembre 1990 sposò la giornalista Silvia Tortora, figlia del famoso conduttore televisivo e politico Enzo Tortora. La coppia ebbe due figli, Philippe e Michelle. Leroy aveva anche un’altra figlia, Philippine Leroy-Beaulieu, nata da un precedente legame con l’attrice omonima.
La carriera
Philippe Leroy ha interpretato numerosi film, fotoromanzi e serie televisive. Tra le sue interpretazioni più note per la televisione italiana, ricordiamo quella di Leonardo da Vinci nello sceneggiato omonimo e quella di sant’Ignazio di Loyola in “State buoni se potete” (1983). Ha partecipato a “Milano calibro 9” (1972) di Fernando Di Leo e ha fatto un cameo nella serie “Noi siamo angeli” nel 1997, con Bud Spencer e Philip Michael Thomas. Dal 2008 al 2011, ha preso parte alla sesta e alla settima stagione di “Don Matteo” con Terence Hill, nel ruolo del vescovo.
Gli hobby
Dopo i 50 anni, Leroy riscoprì la passione per il paracadutismo, disciplina che aveva praticato a 23 anni come tenente paracadutista nella Legione Straniera. Era un membro del reparto paracadutismo della società sportiva SS Lazio, di cui era grande tifoso. In occasione del suo 80º compleanno, si lanciò per l’ultima volta durante il Parashow di Roma.