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‘Dritto e Rovescio’: lite furibonda tra Del Debbio e il trapper (VIDEO)

Dritto e Rovescio: lite in diretta tra Del Debbio e un trapper

'Dritto e Rovescio', lite furibonda tra Del Debbio e il trapper (VIDEO). “Non mi toccare” e il conduttore: “Fuori dai c…”

Nella puntata di “Dritto e Rovescio” del 4 aprile scorso, tra il conduttore Del Debbio e il trapper Baby Touché è avvenuta una lite furibonda che alla fine ha portato all’allontanamento del cantante. Il giovane, tra l’altro, mentre usciva dallo studio scortato dalla sicurezza, ha anche minacciato qualcuno. Infine, Del Debbio nelle parti finale della puntata ha chiesto scusa ai telespettatori per quanto avvenuto nello studio.

Lite in diretta a “Dritto e Rovescio”

La puntata di “Dritto e Rovescio” in cui è avvenuta la lite trattava di argomenti riguardanti la microcriminalità e le baby gang. Tra gli ospiti invitati c’era anche Baby Touché, trapper d’origini marocchine noto oltre che per la musica anche per alcuni problemi con la legge. Il cantante immediatamente ha avuto contrasti con la deputata Fd’I Lucaselli e con Simone Leoni, Responsabile Nazionale della sezione giovani di Forza Italia.

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L’uscita dallo studio e le minacce del trapper, poi le scuse di Del Debbio

Il trapper ha abbandonato per 2 volte lo studio di “Dritto e Rovescio”, ma soprattutto la seconda volta ci sono stati attimi di tensione sia con il pubblico in studio, sia con gli altri ospiti, sia con Del Debbio stesso. “Non mi toccare, non mi toccare”, si sente dire dal giovane a Del Debbio, che in risposta, sbotta e grida: “Fuori dai …”. Dopo le iniziali rimostranze, in seguito all’arrivo della sicurezza il trapper è uscito dallo studio, non prima di aver minacciato qualcuno di non specificato: “Vuoi fare a botte? Guarda che ti prendo”.

Del Debbio, infine, prima del termine della puntata ha chiesto scusa ai telespettatori. “Chiedo veramente scusa ai telespettatori. Abbiamo raggiunto un livello di una bassezza totale. Mi scuso di aver invitato personaggi di questo tipo. Con questa arroganza, questo modo di fare così becero, di chiamare zio un signore, Totò Riina. Me ne scuso di cuore. Mi scuso col pubblico di questo errore. Scusate”.

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