Francesca Chillemi in un momento di rara autenticità, si distacca dal vivace tono della sua celebre interpretazione come Azzurra Leonardi nella serie “Che Dio ci aiuti”. Con un singolare e affettuoso saluto, rivolto a una sostenitrice devota, si rivela brevemente nel suo vero sé. Poi, con maestria, si trasforma completamente.
Seduta, con un’aura di concentrazione e serietà, Chillemi prende il palcoscenico del suo racconto. Con una combinazione magistrale di silenzi e parole misurate, offre uno sguardo penetrante nel mondo interiore di Maude, la psicologa di Los Angeles che combatte contro l’oscurità.

Lo spettacolo teatrale “Il Giocattolaio”
In questa pièce, “Il giocattolaio”, una riedizione italiana del celebre “Toyer” di Gardner McKay, Francesca Chillemi si immerge nell’incubo della manipolazione e della violenza. Racconta di come Maude, pur professionale, si trovi a combattere contro un nemico che mina le fondamenta stesse della sua integrità.
Attraverso il suo racconto, Chillemi rivela la profondità emotiva e psicologica del personaggio. Ogni gesto, ogni parola, è calcolata per portare lo spettatore nell’abisso dell’angoscia e della suspense.
Per prepararsi a questo ruolo, Chillemi ha cercato l’aiuto di esperti, immergendosi nello studio della mente e del comportamento umano. Il risultato è una performance che non solo intrattiene, ma anche sfida e coinvolge profondamente il pubblico.
In “Il giocattolaio”, Francesca Chillemi si mostra in tutta la sua versatilità e profondità, offrendo al pubblico un’esperienza teatrale coinvolgente e indimenticabile.

Francesca Chillemi confessa: “A 17 anni non stavo bene, avevo paura”
Durante un’intervista rilasciata al Corriere, Francesca Chillemi si sbottona riguardo un periodo particolarmente difficile della sua vita. L’adolescenza. Un momento fondamentale, di passaggio. Un momento in cui si cerca una propria collazione e tutte le sicurezza di cui uno ha bisogno, soprattutto in amore. Eppure, questo sentimento bellissimo, per alcuni, può rivelarsi dannoso:
“Ero piccola, avrò avuto 17 anni, non stavo bene, volevo chiudere una storia non importante. Appena mi sono distaccata, lui ha iniziato a seguirmi. Me lo ritrovavo fuori scuola, avevo paura a entrare in classe da sola, quel ragazzo, quasi mio coetaneo, mi sorvegliava a vista”.

L’insegnamento a Rania
Insomma, l’attrice non ha vissuto una storia molto felice. Anzi, ha vissuto “una situazione claustrofobica”, in cui non ha avuto “più un ruolo all’interno della relazione, esisteva soltanto lui, e lei si sentiva sempre più piccola”. Ad ogni modo, fortunatamente è riuscita a chiudere, a scappare da colui che avrebbe voluto vederla vivere sotto una campana di vetro. Tuttavia, a 18 anni e un mese, la bella Francesca è partita alla volta di Salsomaggiore, conquistando non solo la sua libertà, ma anche il titolo di Miss Italia 2003. Oggi è una delle attrici più talentuose e simpatiche del nostro Paese. L’ex reginetta di bellezza non ha mai dimenticato la sua terra. Anzi. Quando può torna sempre nella sua città natia, insieme alla sua famiglia, tra cui la piccola Rania alla quale insegna le cose più importanti e semplice della vita:
“A 18 anni e un mese, non avevo ancora finito il liceo classico, l’ultimo anno di scuola l’ho fatto da esterna. Vincere un concorso mi ha dato l’opportunità di ottenere la mia indipendenza economica. A mia figlia sto cercando di dare più strumenti possibili per essere autonoma. Vorrei farla crescere con l’idea che lei da sola può bastarsi. Cerco di insegnarle l’amore per sé stessa. Se lei riesce a prendersi cura di sé, può riconoscere l’amore anche dell’altra persona e allontanarsi da chi non la rispetta. Nella vita si tende sempre a dare altre chance, ma le possibilità che diamo alle persone sbagliate le togliamo a noi stesse“.