Si è spento presso la clinica villa Pia di Roma per via di una breve malattia, all’età di 92 anni Paolo Taviani, uno dei più grandi registi e sceneggiatori italiani.

Addio al regista Paolo Taviani, morto dopo una breve malattia all’età di 92 anni, lasciando la moglie Lina Nerli Taviani e i figli Ermanno e Valentina. La cerimonia laica funebre si terrà lunedì 4 marzo alla Promototeca del Campidoglio dalle 10 alle 13.

La biografia

La figura artistica di Paolo Taviani e suo fratello Vittorio, è stata fondamentale per il panorama cinematografico italiano. Dopo aver diretto nel 2022 il film “Leonora Addio”, il suo primo lungometraggio da solista, aveva annunciato il ritorno sul set per il nuovo film “Canto delle Meduse”, con protagonista l’attrice Kasia Smutniak.

Paolo Taviani ha ricevuto numerosi riconoscimenti e premi nel corso della sua carriera, sia in Italia che in Europa.

Nato a San Miniato (Pisa) nel 1931, Paolo si trasferì a Roma negli anni ’50 con il fratello Vittorio. Iniziarono a lavorare nel cinema dirigendo diversi documentari, tra cui “San Miniato luglio ’44”, con la collaborazione di Cesare Zavattini.

I fratelli Taviani hanno costruito nel tempo un marchio nel mondo del cinema, dirigendo insieme il loro primo film autonomo, “I sovversivi”, nel 1967. La loro filmografia è stata caratterizzata da un impegno civile e dalla trasposizione di opere letterarie.

Tra i loro film più celebri figurano “Padre padrone” (1977), “La notte di San Lorenzo” (1982) e “Cesare deve morire” (2012), che ha vinto l’Orso d’oro al Festival di Berlino.

Dopo la scomparsa di Vittorio, Paolo ha continuato la sua carriera da solo dirigendo “Leonora Addio” nel 2022. Prima di ammalarsi, stava lavorando a un nuovo film, “Il canto delle meduse”, che intreccia quattro storie legate alla pandemia del 2020. Ad ogni modo, oggi per il mondo del cinema è un ennesimo giorno triste. Tanti amici e colleghi del regista hanno dedicato un pensiero di affetto a Paolo Taviani.

Continua a leggere su Chronist.it