La crisi di Micol Zornella, vincitrice del forma condotto da Alessandro Borghese: “Il fine settimana preferiscono restare a casa”

Oggi come oggi, il format dei “4 ristoranti” rappresenta un traguardo importantissimo per i titolari dei locali e per gli stessi chef che vogliono mettersi in gioco: Micol Zornella è la vincitrice del programma condotto da Alessandro Borghese. Ha fatto innamorare lo chef con la sua Antica Amelia Bistrot un paio d’anni fa e pensava che, dopo questo risultato, il suo ristorante avrebbe avuto vita facile per imporsi nel mondo del lavoro. Invece, dallo scorso 7 febbraio, Micol è praticamente sola a gestire la propria attività data la crisi del personale. Non si trovano camerieri e cuochi, qundi si vedrà costretta anche a ridurre il numero di coperti: “Solo” 12.

Sono numeri che si dimezzano a fronte della crisi lavorativa che ha ovviamente inglobato anche la sua attività. Forse credeva, o sperava, di poterne stare fuori, avendo fatto quel salto di qualità in più, rafforzato dalla popolarità della trasmissione. Era il 2022 quando Borghese premiava il locale come il più “buono” e romantico della città. Al tempo, l’Antica Amelia Bistrot riusciva a contenere 24 coperti nel centro storico di Verona. Micol era davvero convinta che quella vittoria avrebbe rappresentato la propria svolta e addirittura credeva di espandersi sino a Londra, talmente era brillante il futuro che vedeva dinanzi a sé.

La dura realtà dopo il trionfo di 4 ristoranti: “Ho mollato tutto”, ma poi la svolta

L’antifona era piuttosto chiara già a fine 2022, tanto che Micol cominciò a titubare addirittura di tutto il lavoro in generale: la ristorazione non le dava più le stesse gioie.

“Dopo il Covid la situazione del personale in questo mondo è disastrosa. Tanti professionisti eccezionali hanno mollato, magari riscoprendo la bellezza di stare il sabato sera sul divano con i figli. Con le nuove leve ci ho provato, ma è durissima: chi non vuole legarsi i capelli perché ‘non sto bene con la coda’, chi non vuole lavorare il fine settimana, chi semplicemente non si presenta quando è di turno. Tutto questo si ripercuote sul lavoro e sul servizio che io volevo garantire. Non stavo bene, non mi sentivo felice. Così a fine anno ho congedato il personale e ho chiuso tutto”.

Capricci, minuzie, tutto, affinché qualsiasi cosa potesse fungere da motivazione per dare forfait sul posto di lavoro. Quindi, ovviamente, dinamiche che andavano solo a sfavore del ristorante. Micol aveva davvero mollato tutto, ma non è durata a lungo la pausa di riflessione. Riordinate le idee, ha capito come dimensionare la situazione in base a ciò che potesse proporre il locale. Quindi l’idea di un unico tavolo sul quale la chef serve e continuerà a servire le prelibatezze del suo locale.

“The table” è il nome del progetto, con protagonista il tavolone di legno che le regalò la nonna. Si tratta di una tavolata unica, ma che può ospitare 12 persone, con la particolarità che si potranno ritrovare a pranzo o a cena anche dei perfetti sconosciuti. Chiaramente anche gli orari e i giorni d’apertura hanno subito delle inevitabili variazioni: da oggi si lavora quattro giorni a settimana, dal mercoledì al sabato (inclusi) e con un menù fisso, che varia ogni sera. Auguri a Micol per la sua nuova scommessa!

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