Spaccatura tra i conduttori che lavorano attualmente con Guardì e chi ha collaborato con lui in passato: il commento di Giancarlo Magalli, Tiberio Timperi, Adriana Volpe, Paolo Fox, Anna Falchi, Salvo Sottile
“Ma adesso si scopre? O è sempre stato così?”, sono le parole di una Adriana Volpe ferita, rabbiosa, quasi rasseggnata, intercettata da Filippo Roma de Le Iene dopo il caso Michele Guardì: qual è il commento dei conduttori che lavoravano o lavorano ancora con il regista? La trasmissione di Italia1 ha fatto venire a galla alcuni inediti fuorionda che interessano proprio il padre de I Fatti Vostri. Ed è nel programma mattiniero dell’emittente di Viale Mazzini che sembra aver dato il meglio di sé, tra epiteti omofobi e sessisti, tutti rivolti contro i suoi collaboratori, compresi i presentatori in studio.
Tra le vittime “preferite”, anche Giancarlo Magalli, fermato da Roma in strada: “Li ho sentiti tutti”, gli insulti. “Cane Magalli! Levatelo! Cane!”. Non è mancato neanche l’intervento di Salvo Sottile, raggiunto dalla Iena: “Guardì? Non posso immaginare cosa possa aver detto di me quando conducevo io”. Ma l’impressione è che tra i conduttori vi sia una spaccatura: se quelli attualmente sotto contratto con la Rai per lo stesso programma di Guardì sembrano voler stemperare la questione, gli ex collaboratori del Maestro sono stati più sciolti nel rivelare gli inediti atteggiamenti di Michele Guardì.
Si scopre anche che il caso non è affatto una novità nell’ambiente: “Sono dieci anni che si sanno queste cose”. Guardì viene definito un “marines”, un uomo capace di mandare la pubblicità “solo per licenziare una ballerina”. Gli insulti erano all’ordine del giorno, denunciati anche da figuranti ed ex collaboratori. Ma anche chi è con lui non ha potuto negare fino all’osso: “Si sa, è fatto così”, è la frase più ricercata da chi non vuol proprio mettersi in mezzo a questa vicenda. Filippo Roma ha provato anche a snocciolare il caso dell’autista, che sembra aver sortito gli effetti sperati a fronte dello stipendio che i contribuenti pagano per un uomo che a Viale Mazzini dovrebbe svolgere tutt’altre mansioni.
Magalli: “Io gli dico anche di peggio, non ne farei un dramma”
Quindi, cosa ne pensano i conduttori? Attualmente ai Fatti Vostri c’è Tiberio Timperi, che definisce il regista come “un secondo padre”. Approfondendo il servizio, Magalli ha cercato di stemperare gli animi sostenendo di replicare all’autore Rai a tono, quando occorre. “Lo chiamo rimbambito”. Il giornalista ha fatto notare al conduttore che definire una persona “fro*io di mer*a è un po’ pesantuccio”. Ma Magalli è con la schiera di chi difende Guardì, e ha replicato così: “Sarebbe peggio se lo dicesse personalmente all’interessato”. Dunque, “non ne farei un dramma”.
Ironia della sorte, in quel preciso momento è intervenuto “il Maestro”, come lo chiama Roma: “Maiale, porco!”, dice Giancarlo a distanza. Il contesto goliardico è fomentato da Filippo Roma: “Si vendichi”. Il rapporto tra i due “sembra tra pari”, osservava l’inviato. I due collaboratori, dunque, scherzando: “Non sanno quello che dici di me”, specificava Guardì, abbracciando l’amico. Al momento Giancarlo Magalli tiene una rubrica quotidiana nella trasmissione de I Fatti Vostri, che ha condotto per tanti anni.
Timperi: “Si può sbagliare, sbagliamo tutti”
Un altro conduttore a favore di Guardì è uno dei volti di punta del programma in questa nuova stagione televisiva, Tiberio Timperi: “Lo vogliamo impalare?”. Ed ancora: “Penso che si possa sbagliare, possiamo sbagliare tutti. Lo vogliamo impalare sull’altare della misoginia? Poi lui non fa distinzioni di genere”. Timperi sostiene che, sebbene certe cose non cadano “in prescrizione”, tuttavia risalirebbero ad un bel po’ di tempo fa. Ad ogni modo, “sicuramente non è accettabile” come comportamento.
Com’è oggi Guardì? Si è calmato? Timperi: “Il carattere è ancora un po’ fumantino, qualcuno potrebbe offendersi, ma sanno che sono cose che vengono dette in ‘certi momenti'”. Tra i volti di quest’anno c’è anche Anna Falchi: anche lei sta con l’autore Rai. “Sono cose vecchie. Non mi sembra neanche giusto riproporle in questo momento storico”. E poi: “Forse siete voi che mancate di rispetto”.
Come donna non si sente ferita. Fermata anche Flora Canto, terza e ultima conduttrice de I Fatti Vostri in questa edizione, moglie di Enrico Brignano: “Difenderò sempre le donne. Questo a prescinedere da tutto e tutti”. Sulle offese omofobe: “Ci sono delle cose che si possono evitare ragazzi. Mi raccomando: quando lavorate…calma”. Non manca l’intervento di Paolo Fox, definito più volte come ‘il fro*io’.
Dopo i primi insulti ascoltati nelle cuffie, Paolo Fox ha tentato di dileguarsi subito, per poi ammorbidire: “Se c’è qualcosa che ho sbagliato, vado da lui e chiedo. Il signore Guardì si è sempre mostrato con me una persona eccezionale”. Filippo Roma: “Arrabbiarsi è lecito, ma offendere?”. Paolo Fox ha stemperato ancora, ed è andato via: “Non ne so niente”.
Diversa l’opinione dei conduttori che hanno lavorato in passato con Guardì, Sottile: “Chissà cosa diceva di me”
Ma se chi collabora ancora con Guardì prova a ridimensionare il ‘caos’ mediatico generatosi attorno alla figura dello storico regista di Viale Mazzini, gli ex conduttori dei suoi programmi ne hanno da dire ben diverse. Salvo Sottile, l’ultimo in ordine cronologico ad aver collaborato con Guardì: “Certe cose secondo me non si possono dire, sono inaccettabili. Anche se si scherza, non se ne può consentire nessuna. Bisogna avere rispetto per le persone, anche perché orami siamo in un’epoca in cui una battuta sull’orientamento sessuale di qualcuno…cioè, siamo molto più avanti”. L’attuale conduttore di Far West su Rai 3 precisa poi: “Io lo conosco bene, è una persona spiritosa ma a volte ha questi scatti d’ira e non si contiene. A volte è fastidioso. Chi era con lui avrebbe dovuto dirgli: ‘Maestro, senta, eviti’. A lavoro ci vuole più rispetto”.
Ma Salvo Sottile non è stato l’unico a sciogliersi un po’ di più rispetto agli attuali conduttori del programma in corso sulla Rai. Anche Alessandro Giglioli si è tolto qualche sassolino dalle scarpe. Ha pubblicato un post sui social, specificando che “le sue battute erano quelle, il suo eloquio era quello’. Quindi l’aneddoto con la Volpe: “Una volta era un po’ scollata e quei giorni era visibilmente incinta, disse: ‘Eh, non puoi andare in onda vestita così da put***a, sei incinta: o mamma o put***a, le due cose insieme non stanno’. Le non fece un plissé e andò a cambiarsi. E di questo sono stato testimone, ecco. In generale, avevano tutti/e paura di lui, era evidente. Beh, fatti loro”. Giglioli è stato un volto fisso del programma per molte puntate.
La rabbia di Adriana Volpe: “Magalli condannato due volte, lui lavora e io no”
La Volpe ha lavorato per circa vent’anni con l’autore Rai, poi ha deciso di dire ‘basta’ nel 2019. La conduttrice si era stancata del presunto atteggiamento sessista nei suoi confronti, famosa la bagarre legale con Giancarlo Magalli. Filippo Roma ha raggiunto anche lei: “Non ho niente da dire”. Ma poi si è fermata a parlare con il giornalista, non riuscendo a nascondere la rabbia: “Ma adesso si scopre? O è sempre stato così?”. Filippo chiede se l’autore abbia “sempre parlato così”. Volpe: “Presente l’addrestramento marines? Ha il suo stile, ha il suo modo di fare, criticabile. Alcune parole non si possono veramente sentire, fanno male. Quindi è proprio tutto il sistema, non una persona”.
Poi ha spiegato come le “due condanne” su Magalli non gli abbiano impedito di continuare a lavorare ai Fatti Vostri, al contrario di Adriana, che ne sarebbe dovuta uscire vincitrice dallo scontro legale. “Non ha neanche pagato la provvisionale, a cosa è servito? A niente”. La Volpe è scossa è provata, e ha abbandonato l’intervista. A marzo si deciderà la seconda causa contro il collega Magalli.
Gli audio circolano da dieci anni
Le Iene hanno provato a parlare anche con il vicedirettore Rai, Alberto Matano: “Devo fare la puntata, buon lavoro”. Non c’è stato verso. Ma quello che è stato scoperto dalla trasmissione Mediaset è che in realtà gli audio a stampo omofobo e sessista riguardanti Guardì non sono affatto una novità. Tutti “sapevano”, e già dieci anni fa La7 aveva fatto emergere qualcosa. “Voce modificata, non veniva attribuita a nessun nome e cognome”. Il giornalista Antonello Piroso ha specificato: “Un dirigente della Rai mi fa ascoltare l’audio, che poi ho trasmesso a un altro dirigente Rai. E mi fa: ‘Eh, noi sappiamo che Guardì è una specie di satrapo, dispotico. Tratta male persone e conduttori. Per un principio di cautela mio, catturiamo l’audio e lo mandiamo in onda. Dopodiché mi aspettavo che qualcosa succedesse, e non è successo niente”.
Ma, in questi giorni, Le Iene promettono che l’atteggiamento da “padre padrone” di Guardì viene denunciato anche da molte altre persone esterne alla trasmissione. Un figurante, Massimiliano Caverini, raggiunto in videochiamata, ha rivelato che definiva i presenti nel pubblico della trasmissione come ‘questa put***a’. “Mandava la pubblicità e licenziava in tronco le ballerine che sbagliavano”. Non si tratterebbe quindi di “episodi isolati”. L’intemerata di Adriana Volpe comincia quindi ad assumere un senso: pare che questo tipo di comportamento da parte di Guardì non sia cosa nuova dunque. Uno dei commenti più inflazionati è: “Sapevano tutti, è venuto a galla oggi, nel 2023”.
L’indagine interna in Rai: focus anche sull’autista personale, sotto contratto con l’emittente
L’audit è partita e includerà anche la questione del presunto autista, inquadrato come “collaboratore del programma I Fatti Vostri”. L’uomo è pagato dalla Rai, ma nei fatti è un autista: posteggia sotto casa dell’autore Guardì e lo attende finché questi non lo raggiunge per farsi accompagnare in Rai. E poi, ancora, dallo studio a casa, e così via. Le Iene hanno osservato a distanza il comportamento dei due per almeno una settimana, scoprendo che, oltre ai pranzi con altre persone e alle altre faccende quotidiane che riguardano la vita privata di Guardì, l’autista (ufficialmente collaboratore della trasmissione) non sembra svolgere altre mansioni. A giornata conclusa, lascia l’auto di Michele Guardì sotto la sua abitazione per fare ritorno a casa a piedi.
L’autista, dunque, non finirebbe di lavorare in Rai in tarda serata, come sostenuto da Guardì quando è stato sottoposto a domanda precisa da Filippo Roma in occasione di un servizio precedente. Oltretutto, quando si parlò del caso, Michele cambiò improvvisamente atteggiamento: dall’allegro e spensierato birbante che ogni tanto si farebbe sfuggire la parolina fuori posto, si è messo sulla difensiva, ha cominciato a minacciare di chiudere immediatamente l’intervista e di “alterarsi”.
A volte l’orario di lavoro dell’uomo termina esattamente con la conclusione delle faccende quotidiane di Guardì, e spesso si tratta del primo pomeriggio. Dunque, nei fatti, l’autore Rai avrebbe un autista personale “pagato con i soldi dei contribuenti”. A tale accusa, Michele Guardì si è difeso così: “Ma io non pago nessun autista. Noi siamo amici e stiamo insieme. Lavora per la Rai e dà dei prodotti alla Rai, rubriche, più di quanto non possono fare altri. Ma se in privato siamo insieme perché amici, è un problema mio”.
Filippo Roma continuava a precisare la questione, sostenendo in poche parole che il Maestro si stesse arrampicando sui cosiddetti specchi. A quel punto, Guardì ha alzato il tono della voce e cominciato a puntare il dito ad altezza del viso dell’inviato: “Lei sta insistendo sgarbatamente e poco educatamente, e glielo dico guardandola negli occhi: sgarbata e scortese. Questa persona alla Rai fornisce servizi alla Rai, se poi a pranzo andiamo in macchina insieme che problema c’è? Siamo amici di famiglia”. Ma i riflettori accesi sul caso non fanno piacere al regista.
Il chiarimento di Michele Guardì a Dagospia: il presunto autista “ha due contratti distinti, uno dei quali a mio carico”. Ma i conduttori de I Fatti Vostri non sanno chi sia
All’indomani del servizio de Le Iene, il regista ha chiarito la questione con una lettera inviata a Dagospia. Ha parlato di “due contratti distinti” sottoscritti dal presunto autista personale. “Uno dei quali a mio totale carico”. Filippo Roma: “Ci rimane lo stesso dubbio: per la Rai, questo collaboratore che fa?”. Filippo Roma ha chiesto a tutti i conduttori attuali e ai volti attorno al programma de I Fatti Vostri per capire se riconoscessero il volto dell’uomo che lavorerebbe come autore in Rai. Timperi e Magalli hanno detto di essere sicuri di non conoscere l’uomo in qualità di autore, “ce ne saremmo accorti”. Anna Falchi ha provato a dire qualcosa, ma è sembrata piuttosto spaesata nella sua risposta.
Ancora Salvo Sottile è stato il più chiaro di tutti, specificando che, effettivamente, lo ha “sempre visto guidare la macchina per Guardì”. Non lo ha mai visto lavorare in qualità di “autore di rubriche”. Flora Canto ha sorriso, non ha voluto rispondere dissociandosi da Filippo Roma. A conclusione del servizio, l’inviato ha intercettato nuovamente Guardì: “Stavolta ha guidato lei, miracolosamente dopo il nostro servizio”. L’autore Rai è sembrato un po’ scosso, ma non ha abbassato la guardia: “Capisco che il successo dà fastidio, io ho successo da quarant’anni”. Proprio per questo, Filippo ha sottilineato che dietro al “successo” si potrebbe celare la “potenza” di un uomo capace di poter “utilizzare” un lavoratore sotto contratto con la Rai a suo piacimento. “Io non sono potente di niente, faccio il mio lavoro. Grazie e arrivederci”.
Aldo Grasso, del Corriere, ha sottolineato i guadagni corposi provenienti dai proventi Siae, che avrebbero reso l’autore Rai come il primo in questa speciale classifica, precedendo, tra tutti, anche il compianto Maestro Morricone, ma anche Vasco Rossi e Ligabue. Un’ennesima luce puntata sul regista Rai, per chiedersi, retoricamente, se fosse in grado di “pagarsi un autista” con tutti questi introiti.