In una lunga confessione Fedez ha raccontato un aneddoto su Gianluca Vialli, scomparso all’inizio dell’anno per un tumore al pancreas
Ospite della puntata domenicale di “Che tempo fa”, Fedez ha parlato di Gianluca Vialli. E del fatto che entrambi siano stati colpiti da un tumore al pancreas, malattia che lo scorso gennaio si è portata via l’ex calciatore a soli 58 anni. Nella sua lunga confessione a Fabio Fazio, il rapper milanese ha raccontato di quanto Vialli gli fosse stato vicino nel periodo in cui gli è stato diagnosticato il tumore. Ma soprattutto di averlo fatto pur non conoscendosi di persona.
Il tutto mentre sul grande schermo in studio appariva l’immagine dell’ex campione azzurro. A quel punto Fedez non è riuscito a trattenere le lacrime. “È una cosa surreale, perché lo vedo e mi viene da piangere. Io non l’ho mai visto di persona”. Ha detto l’artista 34enne, che improvvisamente si è bloccato per l’emozione. Così Fazio, comprendendo il momento delicato, ha preso la parola ricordando le parole che qualche tempo prima di morire gli aveva detto Vialli.
“Lui disse qua, in un uno di quei momenti in cui si è sinceri per forza: ‘Questa esperienza mi ha fatto diventare una persona migliore’. Ci vuole grande forza per dire questa frase. Perché uno può maledire la malattia, può accettarla, razionalizzarla oppure no. Insomma è tutto lecito, lui ha detto questa cosa. Tu in questo senso pensi di aver tratto qualcosa di positivo da questa esperienza?”
A quel punto Fedez si è fatto coraggio rispondendo: “Mi piacerebbe dirti di sì. Perché sarebbe una storia a lieto fine, ma la verità è che no – ha risposto il rapper – Purtroppo dopo la malattia ho avuto altri problemi legati alla salute mentale, quindi io purtroppo non sono ancora migliorato come persona, ma ci sto lavorando”.
Per concludere il cantante ha voluto aggiungere un meraviglioso commento su Vialli, un ricordo che resterà sempre nel suo cuore e nei suoi pensieri. “Però volevo dire una cosa di Gianluca. Quando ho scoperto di avere questo tumore al pancreas, ovviamente cerchi dei pareri medici ma cerchi anche delle esperienze umane con cui empatizzare, cercare di capire a cosa vai incontro. Io l’unica intervista che trovai rispetto a questo tema era l’intervista di Gianluca. Ho avuto la grande fortuna di avere delle conoscenze in comune e la sera prima di essere ricoverato stemmo al telefono parecchie ore. Ed è incredibile come una persona che in quel momento stava vivendo una tragedia, un dramma, riusciva a ritagliarsi del tempo per dare conforto a una persona che non conosceva minimamente e questo la dice lunga su chi fosse Gianluca umanamente”.