Modella e attrice di una bellezza mozzafiato, l’Italia ha conosciuto Randi Ingerman nel 1995, quando spopolò con lo spot della vodka Keglevich. Randi ha fatto parte del mondo dello spettacolo italiano, tuttavia la sua vita è stata costellata da tragedie. Ha perso il papà negli Stati Uniti, fu ‘errore medico’, ha avuto due aborti, ha perso la nipotina di 9 mesi (figlia del fratello), è morto il fratello per overdose di antidepressivi. Proprio la scomparsa di quest’ultimo l’ha segnata profondamente.
Il calvario di Randi Ingerman
“Nel 2007, quando morì mio fratello. Mi ritrovai a terra, svenuta, non sapevo che cosa mi stesse accadendo. Poi, mentre stavo lavorando a un reality tv, accadde lo stesso. È stato allora che mi sono decisa ad approfondire”. Tutto cominciò da lì. La ricordiamo nei reality italiani. Oggi ha capito di cosa si tratta: “Otto anni che cerco la cura che fa per me”, rivela. “Faccio i conti da tempo con crisi epilettiche e depressione, ma la malattia non mi abbatte. E, soprattutto, non mi vergogno di dire che ho bisogno di aiuto”, tuona forte da Arona, in provincia di Novara, dove vive oggi insieme al suo Marco (ma ne riparleremo).
Randi si è concessa in una lunga intervista al Corriere della Sera, ha discusso della malattia e lo ha fatto senza remore: “Non ho remore ad ammetterlo. È il primo passo per venirne fuori, come ha dimostrato Fedez, che ringrazio per essersi messo a nudo”. Ha lanciato Naked, multipiattaforma dove si parla di disturbi mentali, aperta a chiunque: sia a chi ne soffre, sia a chi pensa che può dare una mano. La depressione, però, era arrivata precedentemente alle crisi epilettiche: “Ho cominciato a frequentare gli psicologi da bambina, dopo la separazione dei miei. E anche oggi ci faccio i conti, perché trovare la cura giusta che non faccia entrare in conflitto i farmaci è difficile”.
L’amore inaspettato
Ad alleggerire le giornate e la malattia ci pensa il suo nuovo amore inaspettato, giunto peraltro attraverso un ‘inganno’ di una sua amica: “Sei mesi fa non volevo saperne più degli uomini, poi un’amica me lo ha presentato Marco con un affettuoso inganno: ‘Ha 48 anni’, mi ha detto. Invece ne ha 39. All’inizio pensavo che non avremmo retto, invece oggi Marco è una presenza preziosa. È stato lui, tre settimane fa, a soccorrermi in una crisi”.