Sta arrivando la nuova stagione televisiva e Pino Insegno è pronto a prendere le redini dell’emittente di Viale Mazzini, a capo di due trasmissioni come Il Mercante in Fiera e L’Eredità. Un’estate di silenzi, da parte sua, e di parole, da parte degli altri. Dopo la scelta della Rai di puntare sul volto romano, “accusato” di essere stato selezionato soprattutto per la vicinanza al Premier Giorgia Meloni, e in seguito alla presentazione dei palinsesti di luglio, si è scatenato il polverone mediatico attorno al conduttore e attore.

“Quale Eredità trarrà dall’esperienza di Flavio Insinna e cosa aggiungerà di suo al programma?”, chiede un giornalista. Insegno risponde: “Sono molto felice di questa domanda, perché sono otto mesi che leggo di me senza che io parli, quindi sono molto contento di darmi voce”. Prime parole che sembrano il preludio di un attacco, di una polemica. Niente di tutto ciò, con toni civili e pacati, il conduttore romano spiega: “Vengo da un’esperienza importante nel game con Reazione a Catena e avevo già fatto esperienze a Mediaset, come quella del Mercante in Fiera che si riproporrà. Ho imparato a condurre, per me è sempre stato difficile come per ogni percorso iniziato. Mi dicevano che non potevo fare il doppiatore in quanto comico, poi negli anni Ottanta ho iniziato ad avere i primi ruoli. Ho dovuto combattere con i Tolkieniani quando vinsi il provino sul Signore degli Anelli perché Pino Insegno non poteva rappresentare il re degli uomini”.

Il punto centrale è sé stesso, ed è così che replica alle malelingue, riassumendo la sua carriera e quello che ha passato per percorrerla. “Per tante cose ho dovuto combattere nella mia vita. Quando ho iniziato a fare il game, il mio autore di riferimento mi fece presente che io stavo interpretando il conduttore e che dovevo valorizzare quanto più possibile il concorrente, facendo un passo indietro per dare spazio ai veri protagonisti del gioco. È stato funzionale, anche perché lì riesco a metterci quello che sono io, un uomo leggero e a volte anche superficiale”.

In merito a L’Eredità, Pino Insegno introduce le innovazioni previste nella nuova stagione: “Ovviamente è tradizione della Rai in cui mi alterno al bravo Flavio, ci saranno dei nuovi giochi, ma ripeto che io cerco di fare passi indietro rispetto ai concorrenti, che sono i veri protagonisti del programma. Cercherò di alternare il mio essere attore, doppiatore, cazzaro, all’interno dello stesso programma. Finora è andata bene”.

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