Scintille tra l’artista palermitano e il primo cittadino Cateno De Luca. Il comico ha postato un video dove imbratta alcune affissioni con simboli inequivocabili. La risposta: “Non so che fa questo testa di c…”

Scintille d’agosto tra il comico palermitano Angelo Duro e il sindaco di Taormina, Cateno De Luca. L’artista, noto anche per la sua partecipazione al programma televisivo ‘Le Iene’, dove ha fatto ridere e riflettere il pubblico con il suo stile ironico e pungente, si è ritrovato al centro di una controversia a causa di un gesto provocatorio che ha scatenato la furia del sindaco della cittadina siciliana. Duro si esibirà al Teatro Antico di Taormina con lo spettacolo ‘Sono cambiato’. Il comico ha infatti pubblicato sui suoi profili social un video: ‘A Taormina mi sono presentato così’, poi Angelo Duro disegna falli sui manifesti pubblicitari che lo ritraggono. Un gesto chiaramente provocatorio e volto a suscitare scalpore e attenzione, ma che ha attirato l’ira del sindaco.

Angelo Duro disegna falli sui manifesti: la risposta del sindaco De Luca

Cateno De Luca ha risposto prontamente con un lungo video in cui si è dichiarato furioso per il comportamento di Angelo Duro. “Ma chi è questo troglodita di Angelo Duro?”, inizia De Luca. “Ecco – ha detto mostrando il video di Duro dal suo cellulare – Guardate cosa si è permesso di fare. Pensa di pisc… in testa e noi dovremmo pure pagarlo. Guardatelo nella sua pagina. E questo dovrebbe utilizzare il Teatro Antico di Taormina per un suo spettacolo? Intanto ora procediamo ad identificarlo e multarlo! Non so che fa questo testa di c… di professione. Di sicuro la sua ironia non può farla nella mia città”.

De Luca prosegue in un crescendo rabbioso: “Ti verrò a cercare per prenderti a calci in c…. Ti revoco il suolo pubblico per il merchandising, ora ti consiglio di andare a prendere i manifesti e rimuoverli. Intanto sarai subito denunciato per attentato al decoro urbano. Andrò pure dai carabinieri. L’ironia mi piace ma qua siamo lontani dall’ironia. Ti puoi imbrattare la tua faccia ma non la mia città. Ora ti cerchiamo e ti identifichiamo. Se sei un uomo ora vai e togli tutto e chiedi scusa”. Poi la conclusione: “Angelo Duro, ma vaff…!”.

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