Il 90 enne produttore e discografico Quincy Jones era stato ricoverato per una “grave reazione a del cibo che ha mangiato”. L’uomo è stato poi dimesso e ora sta bene

Grande paura per il discografico Quincy Jones che è stato ricoverato d’urgenza in un ospedale di Los Angeles per un malore improvviso dopo aver mangiato. Era infatti con alcuni familiari quando si è sentito male, probabilmente a causa di qualcosa che non ha digerito. Dopo aver chiamato il 911, due dei suoi figli hanno portato i paramedici dal produttore che è stato visitato prima in casa e poi trasportato d’urgenza in ospedale.

Come sta Quincy Jones?

Nel nosocomio il 90 enne è stato visitato e i riscontri della cartella medica confermano che il malore dovuto a “una grave reazione a del cibo” che aveva mangiato. Una volta fatti tutti gli esami necessari e stabilito che stava bene, il musicista è stato riaccompagnato nella sua abitazione di Los Angeles.

Parla il suo rappresentante

Prontamente un suo rappresentante ha dichiarato al sito web di gossip TMZ: “Quincy ha avuto un brutta reazione a un po’ di cibo che ha mangiato, e per star più sicuri ha chiamato il 911 per chiedere aiuto.” Poi, per tranquillizzare tutti, ha riferito che il musicista non ha mai perso conoscenza e che alla fine era di “grande umore”.

Chi è Quincy Jones?

Uno spavento, dunque, che ha tenuto il mondo della musica – e non solo – col fiato sospeso per alcune ore. Fortunatamente si è risolto tutto nel migliore dei modi. Quincy Jones è, infatti, una delle figure più rispettate e di maggior esperienza nel campo musicale, in tutto il mondo. Nella sua lunga e vasta carriera ha forgiato figure leggendarie come Duke Ellington, Miles Davis, Ray Charles, Frank Sinatra e Michael Jackson. Per citarne alcuni.

Proprio lo scorso anno ha pubblicato Milestone of a Legend, un album antologia di ben 10 volumi comprensivi di 200 brani jazz da lui prodotti tra anni 50 e 60. Esatto, una raccolta di centinaia e centinaia di pezzi nell’arco di “soli” 10 anni. Rafforzando la prova di quanto possa essere imponente la sua figura nella musica non solo americana ma mondiale.

Ma Jones non è si è limitato al solo campo discografico. Nel corso degli anni si è cimentato anche come produttore cinematografico. Ne sono la prova, ad esempio, i rifacimenti (o reboot) della serie tv Il principe di Bel-Air, che vide esordire un giovanissimo Will Smith, quello del film Il colore viola, che diresse Steven Spielberg nel 1985.

Continua a leggere su Chronist.it