Ieri il pm ha ascoltato amici e conoscenti della Volpe: emergono minacce gravi e abusi di alcol da parte dell’ex marito, maltrattamenti che avrebbe subito anche la bambina

Vengono a galla le minacce di Roberto Parli, ex marito di Adriana Volpe: “Ha finito di vivere, le farò fare una brutta fine, porto via la bambina, non gliela faccio più vedere”. A renderle note è un’amica della conduttrice che ha testimoniato in aula, parlando dei comportamenti dell’uomo. Le diceva: “Sei una zoc**la, quando esci ti rovino la vita”. Il processo per maltrattamenti in famiglia prosegue ed emergono frasi ingiuriose, minacce e intimidazioni. La coppia si è separata esattamente due anni fa e la Volpe ha querelato l’ex compagno quattro mesi dopo e ha ottenuto la misura di divieto di avvicinamento di Parli.

Dopo le violenze raccontate dalla Volpe in precedenza, accompagnate da altre dichiarazioni come “il tunnel” in cui l’uomo era entrato investendo e perdendo molti soldi online durante la permanenza di lei al Grande Fratello Vip, ieri è stato il turno di conoscenti e amici di Adriana. “I rapporti tra loro sono sempre stati molto tranquilli – affermano le ultime testimonianze – ma le cose hanno iniziato a cambiare poco prima che lei entrasse nel programma e sono degenerate quando lei era nella casa”. L’amica in questione andava spesso a trovare la Volpe a casa e capitava anche durante la permanenza di Adriana nel reality Mediaset. Lo faceva per controllare la bambina, “era l’occasione per guardare la puntata tutti insieme”.

Alla bimba: “Hai visto la zoc***a di tua mamma che fa?”

Dal racconto, in quei momenti Parli non tratteneva la furia nei confronti dell’allora moglie, inveendo contro il monitor: “Sei una put****, quando esci ti rovino”. Secondo la testimone, ad ogni occasione che si presentava per andarlo a trovare, in casa c’era sempre del vino sulla tavola. “A volte lui beveva anche una bottiglia da solo e capitava che quando andavamo lì era già alticcio”. Non nascondeva il suo dissenso nei confronti della Volpe, le scriveva privatamente per analizzare i comportamenti: “Non è una mamma”. E le diceva: “Le rovinerò la carriera quando uscirà”. Dopo che lei lo tranquillizzava, all’indomani, passati gli effetti della sbornia, lui tornava sobrio e tranquillo. Soprattutto, i pensieri erano diversi.

E poi, ancora, rivolgendosi alla figlia: “Hai visto la zoc***a di tua mamma che fa?”. Secondo la donna, anche la bimba veniva trattata male: “Non mi rompere!”, le urlava. Non se ne prendeva cura, inoltre, non andava a scuola, né studiava a casa. “Era completamente allo sbando”. Poi il padre di lui si ammalò e Adriana abbandonò anzitempo la sua avventura nella casa più spiata d’Italia per stare vicino al suocero. “Era straziata – prosegue la testimone – lui la minacciava e la maltrattava. Mi raccontava tutto piangendo al telefono: le minacce di morte davanti alla madre di lui e anche alla bambina. Adriana era talmente turbata che aveva difficoltà a parlare”.

Continua a leggere su Chronist.it