La showgirl Alba Parietti torna sulla truffa subita da una sedicente maga che le avrebbe comunicato la data esatta in cui il figlio Francesco sarebbe venuto a mancare: la ricostruzione; “Al ragazzo però succedevano cose gravi”

Una balla sul figlio Francesco Oppini, il quale sarebbe morto se Alba Parietti non avesse fermato gli effetti negativi di una “fattura”. La storia ha dell’incredibile e la showgirl l’ha ripescata nuovamente, dopo aver accennato in merito lo scorso mese. Lo ha fatto da Eleonora Daniele a “Storie Italiane”.

Lei, però, la truffa l’aveva annusata, perché “la religione non deve costare, nel momento in cui qualcuno ti chiede soldi deve metterti in sospetto”. La santona avrebbe tentato di estorcerle soldi. Come racconta la mamma di Francesco, il soggetto in questione, l’aveva contattata dicendo di doverle parlare “di alcuni problemi gravissimi” del giovane. Ebbene, sarà che davvero in quel periodo al figlio di Franco Oppini ne stavano capitando di ogni, “forse aveva informazioni in tal senso”, fatto sta che Alba accettò di incontrarla. Salvo alcune precisazioni preventive: “Signora – le disse – se ha intenzione di estorcermi del denaro sappia che non avrà nulla!”.

“Ho indovinato la morte del figlio anche di una sua collega”

La truffa ha funzionato ad arte per un po’, perché al figlio di Alba “succedevano cose gravi”. Arrivò nell’albergo dove la finta maga le aveva dato appuntamento. “E comincia a fare dei nomi” che “corrispondono” a quelli degli amici del figlio. “E poi mi dice che il 6 gennaio dell’anno ‘tal dei tali’, mio figlio sarebbe morto se io non avessi fatto un rito in quanto era stato vittima di una fattura”.

In quel momento la Parietti fece per andarsene, ma fu afferrata per il braccio dalla pseudo santona che le sussurrò: “Una sua collega a cui avevo detto che suo figlio sarebbe morto, non mi ha dato retta ed è morto davvero”. Poi, la chiosa finale: “Quindi poi non venga a dirmi che io gliel’avevo detto”. Tuttavia, Alba Parietti precisa che “era vero” il fatto della sua collega, la quale aveva perso un figlio. Ed era altrettanto appurato che le era stata “preannunciata la sua morte”, ma “non da questa signora”.

Lo smascheramento

Non fu semplice gestire il dolore di tali parole, che il suo cervello associava innegabilmente agli spiacevoli episodi che stavano capitando al figlio Francesco. La santona si sarebbe insidiata nel privato di Alba e avrebbe carpito informazioni con metodi ancora imprecisati.

Era facile cadere in tentazione, ma la lucidità l’ha fatta da padrona. “Le dissi: ‘Faccia questa cosa e poi non ci vediamo più, e le chiesi quanto volesse'”. La donna rispose, subdolamente: “Quanto vale la vita di suo figlio?”. Alba: “Mi dica un po’ di mio padre”. La finta maga le disse: “Sta bene”. Invece, “era morto”. E fu qui che Alba riuscì a smascherare la truffatrice, provando un misto di rabbia e sollievo: la prima emozione, per aver creduto a una versione surreale ed esserci stata male; la seconda, perché il suo cervello razionale ha vinto sull’emotività, non cedendo all’inganno costruito ad arte dalla sedicente maga.

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