Piero Chiambretti ha vinto la causa contro l’ex moglie Federica Laviosa, ora furiosa dopo che si è vista dimezzare l’assegno di mantenimento della figlia dal giudice: da 3.000 euro al mese a 1.500. La donna non ha dubbi, si è trattato di “una vendetta contro di me”. In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, Federica ha spiegato che nella diatriba tra adulti, alla fine chi ci rimette è Margherita, la figlia dodicenne.
“Da quando ci lasciammo, sono stata sette anni single, pensando solo a mia figlia – racconta Laviosa – Qualche anno fa, avevo trovato un fidanzato: e lui ha perso la testa. Una volta, discutemmo al telefono, a me scappò una parola poco carina: mi fece scrivere dagli avvocati”. Secondo il giudice, però, è il conduttore ad avere ragione. Chiambretti ha fatto valere il diritto di chiedere un ridimensionamento dell’assegno mensile in conformità al suo ridotto guadagno rispetto ad un tempo, quando aveva ancora il contratto con Mediaset. Il giudice ha valutato le richieste e ha considerato che la donna spendesse il denaro per beni secondari e non connessi al mantenimento della figlia, determinando la scorrettezza.
Federica Laviosa: il ricorso contro quanto stabilito dalla Corte “mia figlia è preoccupata perché vede sua mamma preoccupata”
Adesso però Federica vuole fare ricorso dopo il risultato degli scorsi giorni: un risultato “strano. Perché è lo stesso assegno su cui ci fu l’accordo al tribunale di La Spezia, nel 2016, quando la bambina aveva 5 anni”.
Tuttavia, la donna è sicura che l’ex marito abbia “15 milioni di euro” e che il suo reddito attuale è di 2.900 euro. Inoltre, il conduttore vedrebbe la bimba solo “due volte al mese”, ammesso che non annulli gli appuntamenti “per problemi di lavoro”. Infine, quando Federica e Margherita vivevano a La Spezia, il conduttore le mandava a prendere con l’autista e la baby sitter.
L’ex coppia si rivedrà in Corte di Cassazione, mentre Margherita, la ragazzina, è “preoccupata, perché se la mamma soffre allora anche la figlia prova lo stesso”. Secondo la Corte e i legali di Chiambretti, però, la donna dovrebbe contribuire alle spese per il mantenimento della minore.
