Serena Grandi e Alberto Sordi: sarebbe stata una coppia in un mondo parallelo. Non in questo, però. “Sordi mi avrebbe fatto anche una bellissima corte – ricorda l’attrice nell’ultima intervista rilasciata – ma ero sposata e spesso mio marito veniva sul set. Ma se non fossi stata sposata… Sordi era molto affascinate, con questi occhi azzurri meravigliosi, di cui non ci si ricorda”.
L’attrice ha avuto molte esperienze sui set, tra queste anche quella con Sordi in “In nome del popolo sovrano”. “Era in forma strepitosa – ricorda l’attrice nell’intervista rilasciata a Repubblica – Eravamo a Ferrara, la domenica andavamo a mangiare al ristorante, io portavo il bambino piccolo. Alberto amava il tartufo e il vino rosso dolce”.
Gli piaceva: lo studiava, ne carpiva i gusti, i modi di fare, la simpatia. Ne era affascinata. Nella lunga intervista rilasciata ieri a Repubblica, l’attrice ha parlato anche di quella “battuta” dei cento uomini: “In realtà era una battuta che feci con Cristiano Malgioglio al Grande fratello, ‘controlliamo il database’, e l’ho ripetuta in trasmissione. Ma scherzavo, sono battute. Non mi aspetto siano amplificate così – prosegue Serena Grandi – quando i media sparano le notizie dovrebbero guardare la carta di identità: alzarsi la mattina e trovare il web pieno di queste stronzate mi dà fastidio, buttare tutto sui cento uomini che mi sono scopata… le mie colleghe ne avranno avuti mille. Avrò avuto le mie storie, ma sono stata sposata quindici anni e ho un figlio di trenta, la mia carriera non si riduce alle conquiste. Oggi sono diversa”.
Serena Grandi: “A 12 anni ero già sensuale”
Aveva ancora 12 anni, ma le sue misure erano “già abbondanti”. Infatti, come ha raccontato, diceva alla mamma di aver bisogno “di un reggiseno”. La donna le rispondeva: “Ora andiamo”. Lei era già molto bella e sentiva il “bisogno” di coprirsi. “Portavo già la seconda”. Non si spiegava come mai “tutti gli uomini” la guardassero.
La madre le diceva: “Poi te lo spiegherò”. Quindi “ho scoperto di essere sensuale, anche se allora ero ingenua, superficiale. Mi piacevano le paillette, i vestiti, i trucchi. Avevo una madre giovane, sembravamo sorelle”.