Immaginate di trovare una bottiglia di vino più antica al mondo. Un sogno per gli appassionati di storia e di enologia, diventato realtà grazie ad un incredibile ritrovamento in Spagna.

Questo straordinario ritrovamento effettuato da parte del gruppo dei ricercatori dell’Università di Cordova, rappresenta un passo importante per la conoscenza della storia del vino e delle antiche tecniche di produzione. I ricercatori sperano di poter analizzare il vino in maniera più approfondita per scoprire ulteriori dettagli sulla sua composizione e sul suo sapore.

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Università di Cordova, trovato il vino più antico del mondo: l’incredibile scoperta

Il gruppo di ricercatori dell’Università di Cordova ha trovato, all’interno di una tomba romana nella città di Carmona, un vino ancora liquido che si stima abbia più di 2.000 anni. Si tratta del vino più antico mai rinvenuto al mondo, un vero e proprio tesoro archeologico che ci riporta indietro nel tempo fino all’epoca dell’Impero Romano. Ma come è stato possibile conservare il vino per così tanto tempo? La risposta sembra essere nella particolare posizione della tomba, scavata nella roccia e rimasta sommersa per secoli.

Queste condizioni hanno permesso al vino di rimanere intatto, protetto dall’ossigeno e da altri agenti esterni che avrebbero potuto deteriorarlo. Le analisi effettuate dai ricercatori hanno confermato che si tratta proprio di vino e non di un altro liquido derivato da processi di decomposizione. Inoltre, è stato possibile stabilire che si tratta di un vino bianco, grazie all’assenza di acido siringico, un composto tipico dei vini rossi. Un viaggio nel tempo che ci ricorda la forza e la complessità della natura, capace di preservare per millenni un prodotto così prezioso come il vino. Un vero e proprio elisir di vita che ha attraversato i secoli, giungendo fino a noi per raccontarci storie di un passato lontano.