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Scandalo in Formula 1: la Red Bull ha ammesso di modificare le auto di nascosto attraverso un trucco

Scandalo in Formula 1: la Red Bull ha ammesso di modificare le auto di nascosto attraverso un trucco

La Red Bull avrebbe escogitato un meccanismo per modificare l’altezza delle auto in Formula 1 in regime parco chiuso

Clamorosa svolta in Formula 1: la Red Bull avrebbe messo in atto un sistema per cambiare l’altezza delle sue auto in regime di parco chiuso. A riportare l’indiscrezione è la Bbc che avrebbe avuto questa informazione da un portavoce del team anglo-austriaco.

“Il dispositivo esiste. Ma non è accessibile una volta che la vettura è completamente assemblata e pronta a scendere in pista.” Alla luce di ciò il sistema adottato sarebbe in linea con il regolamento visto che la Federazione permette l’utilizzo del T-Tray a regolazione variabile a patto però che non venga modificato in regime di parco chiuso.

Perciò la Red Bull ha riconosciuto di essere in possesso di un meccanismo per modificare l’altezza del T-Tray ma che è possibile utilizzare quando la monoposto è montata. Il team è stato dunque accusato di utilizzare un sistema che consente di cambiare la regolazione del T-Tray azionando un comando direttamente dall’abitacolo. Senza quindi dover intervenire all’esterno. La fonte riportata dalla Bbc continua chiarendo quali potrebbero essere le conseguenze. “Nella numerosa corrispondenza che abbiamo avuto con la FIA, è emersa questa parte e abbiamo concordato un piano per il futuro”.

Un argomento che sarà al centro di polemiche già dal prossimo GP degli Stati Uniti.

Regolamento alla mano, quindi, l’articolo 40.2 chiarisce come l’assetto aerodinamico dell’ala anteriore possa essere regolato utilizzando parti esistenti, specificando però che: “Nessuna parte può essere aggiunta, rimossa o sostituita”. Oltre a ciò vi è anche l’articolo 40.9. “Nessun team può modificare alcuna parte della vettura e le modifiche non possono essere apportate senza l’uso di strumenti”.

Per ulteriori, concreti, sviluppi bisognerà attendere la posizione della FIA, ovvero come (e se) agirà in merito alla rivelazione condivisa dalla Bbc.

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