Un post al veleno quello di Nicholas Kyrgios nei confronti del neo vincitore allo Us Open Jannik Sinner: c’entra infatti il doping

Dopo il trionfo di Jannik Sinner allo Us Open, si pensava che l’odio e la frustrazione di Nick Kyrgios nei confronti del numero uno al mondo si fossero attenuati, davanti all’eclatante realtà sportiva. E invece il tennista australiano continua ancora a marciare contro Sinner, nella sua insensata campagna diffamatoria. Molti si sarebbero anche aspettati da parte di ESPN, dove Kyrgios ricopre il ruolo di commentatore televisivo, una presa di posizione netta soprattutto dopo l’infelice battuta sessista nei confronti della sua ex Anna Kalinskaya, attuale compagna di Sinner. Dopo infatti quel “doppio servizio” riferito dal tennista australiano al fatto che era stato assieme alla russa poco prima dell’altoatesino. E invece niente.

Kyrgios era a Flushing Meadows ad assistere al trionfo di Sinner con il microfono in mano, facendo poi i complimenti solo allo statunitense Fritz. Senza minimamente accennare a un certo tennista italiano che aveva appena vinto il suo secondo slam dell’anno. A lui ha dedicato “solamente” un post sui social nella notte. “Per la prima volta nella storia! Stiamo assistendo alla grandezza!”

Ma non è come viene subito da pensare. Le sue parole infatti erano grondanti di frustrazione e astio nei confronti di Sinner. L’australiano rispondeva a un post altrettanto velenoso del celebre giornalista britannico Piers Morgan che su X, dopo la vittoria dell’altoatesino, aveva scritto: “Dopo aver fallito DUE test antidroga.” Con un iniziale asterisco.

Il giornalista si riferiva ovviamente alla doppia positività al Clostebol di Sinner, poi scagionato completamente dall’Itia. Vicenda che aveva dato a Kyrgios una scusa per scagliarsi contro il talento italiano. “Una pomata, ridicolo.” Aveva scritto su X qualche settimana fa. Creando una vera e propria frangia rivoltosa contro Sinner nel tentativo di screditarlo, specialmente in previsione dello Us Open di New York. Mettendo in piedi una macchina denigratoria in grado di far perdere la concentrazione a chiunque. A quanto pare, però, non al neo campione dello slam.

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