L’australiano Nicholas Kyrgios dopo gli attacchi a Sinner degli scorsi giorni, per via del caso di doping, ha dovuto arrendersi alla superiorità dell’altoatesino
Doveva accadere prima o poi e alla fine così è stato: anche (e persino) Nicholas Kyrgios si è dovuto arrendere all’evidenza dell’attuale superiorità di Jannik Sinner, specialmente dopo il successo sul russo, numero 5 del mondo, Daniil Medvedev agli US Open di New York. Il tennista australiano ha dovuto riconoscere lo stato di forma smagliante dell’altoatesino con un post su X, andando in controtendenza con le sue stesse dichiarazioni dei giorni scorsi. In cui accusava pesantemente il tennista italiano dopo il caso Clostebol.
“Non è facile gestire tutto quello che succede e continuare a rendere a questo livello. È senz’altro il favorito ora”. Ha commentato Kyrgios in risposta al tweet del giornalista Ben Rothenberg che aveva scritto: “Difficile non pensare a quanto sarebbe stata più divertente la corsa di Jannik Sinner se quest’anno fossimo ancora all’oscuro di tutta la sua vicenda antidoping. Il tempismo con cui è avvenuto tutto questo e il modo in cui per mesi si è mostrata la mancanza di trasparenza ai vertici del tennis lascia solo l’amaro in bocca.” E Kyrgios: “Uno dei tuoi migliori tweet”. Seguito dagli elogi a Sinner.
In realtà non è una vera e propria inversione di rotta quella del tennista australiano, ma è comunque un’ammissione pubblica nei confronti di colui che più di tutti lo ha tenuto incollato sui social per lungo tempo in una campagna diffamatoria, a tratti iperbolica.
Kyrgios aveva infatti attaccato senza mezze misure Sinner a seguito della vicenda sul Clostebol. Tutto ciò malgrado la stessa Itia avesse scagionato il tennista italiano dichiarandolo “non colpevole” per le violazioni antidoping. “Ridicolo, che sia stato accidentale o pianificato. Ti hanno fatto fare due test con una sostanza (steroide) proibita… dovresti stare via per 2 anni. Le tue prestazioni sono migliorate. Crema per massaggi… Sì, carino.” Aveva dichiarato Kyrgios.
