È durato appena un giorno il murale dedicato a Paola Egonu, apparso davanti alla sede del Coni a Roma, lunedì 12 agosto. L’opera realizzata da Laika, in onore della vittoria dell’oro Olimpico della squadra di pallavolo femminile, raffigurava Paola Egonu che schiacciava una palla con su scritto “stop racism”. Nelle scorse ore, invece, il murale è stato “ritoccato” con la vernice spray, per trasformare il corpo dell’atleta da nero a rosa. Un gesto, questo, che ha generato aspre polemiche, con il capitano della nazionale maschile di pallavolo, Simone Giannelli, che non ha usato mezzi termini per difendere l’atleta italiana.

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Sfregiato il murale di Paola Egonu: la reazione di Giannelli e della street artist Laika

Riguardo al murale sfregiato di Paola Egonu, infatti, Giannelli si è sfogato in un post sui social. “Le persone che hanno fatto questo non meritano di essere chiamate tali… senza cuore, senza dignità e senza umanità! Paola Egonu non ti curar di loro, chi di dovere ci penserà (spero proprio). Tu sei tanta roba… campionessa Olimpica”.

Nei minuti successivi allo sfregio del murale di Paola Egonu, inoltre, anche la street artist Laika si è espressa al riguardo. “Il razzismo è un brutto cancro da cui l’Italia deve guarire”. In questi minuti, infine, un passante armato di pennarello nero, ha fatto il possibile per ridipingere l’opera.

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