Intervistata da Fanpage.it, Carolina Crescentini ha parlato di tante cose, a cominciare dai suoi personaggi rimasti più impressi nella mente degli spettatori: “la cagna”, in Boris, “la zoppa”, in Mare Fuori. “Ci sono titoli ai quali la gente si è affezionata di più. A me fa ridere il fatto che io o sia la cagna o la zoppa”. Lo dice sorridendo, l’attrice. Osservando, poi: “Ci sono personaggi che hanno evidentemente qualcosa di più forte e lasciano il segno, ma la cosa interessante è che si tratta quasi sempre di lavori di gruppo”.

Carolina Crescentini sull’uscita dalla serie Mare Fuori: “Ha avuto un ruolo narrativo personale molto forte. Tornerà? Chi lo sa…”

Si spazia su molti argomenti, ma l’interesse della gente e il successo per la serie, trasmessa nella terza stagione su Rai 2, costringe a tornare lì. Dove tutto è finito. O sospeso, magari rimandato. Chi lo sa. Di spoiler già ne sono usciti (volenti o nolenti?), quindi, anche se davvero lo sapesse, sarebbe difficile che lasciasse trapelare qualcosa. Sebbene dei segnali criptici, eversivi e sibillini, la serie, ne ha fatto un marchio di fabbrica. Chissà se Paola potrà ancora dare qualcosa alla serie? “Credo che possa dare ancora molto. Lei ha avuto un arco narrativo personale molto forte, quello di donna ferita dalla sua vita che si catapulta in una realtà che non conosce se non a livello teorico e le manca l’esperienza, l’empatia. Quando pensa di poter gestire tutto con regole e disciplina, viene contaminata dagli occhi di questi ragazzi”.

Si va dritti al punto: Paola tornerà mai? “Non so se si tratti della chiusura di un ciclo o meno – risponde l’attrice – non so se tornerà”. Al termine della terza stagione, il personaggio di Carolina si trasferisce al Nord e viene rimpiazzato da quello di Lucrezia Guidone, che interpreta Sofia Durante. L’approccio, le viene fatto notare, appare simile a quello dell’ex direttrice del carcere minorile. Carolina rivela di aver “parlato con molti ex detenuti” e ha empatizzato molto con loro e con la situazione di disagio che vivono con il “reinserimento”: è “tosto”. Quindi, è per questo che “chi lavora in questi contesti, porta con sé il lavoro a casa”. Quello che fa il suo personaggio dunque, che diventa sempre più indulgente verso i detenuti minorenni. Allora, Carolina, anzi, Paola…che sia un arrivederci!

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