Silvia ed Eveline, gemelle di origine italiana, sono considerate le regine dell’hard e si raccontano parlando anche di OnlyFans
Originarie di Villamontagna, in provincia di Trento, le gemelle Silvia e Eveline Dellai sono considerate le regine dell’hard. Trasferitesi con i genitori a Praga quando erano piccole, a 21 anni hanno iniziato la loro carriera con il primo film a luci rosse. Esatto, un film con un cast, un tecnico del suono, un regista. Non il sempre più costante e “amatoriale” OnlyFans, che tra l’altro loro detestano.
“Una fregatura. Chi sbarca su OnlyFans vuole soldi facili e spera di essere notata. Invece nessuno ti prende perché questo sito ha bruciato il business», dicono. Molto meglio il mondo dell’hard, «più “pulito” di Hollywood”.
In un’intervista al Corriere del Trentino, raccontano come è stato rivedere l’Italia. Le gemelle, infatti, hanno passato pochi giorni di vacanza in Trentino, nella loro terra d’origine riscoprendo prodotti tipici e lontane parentele. Gli abitanti piccolo paese in provincia di Trento, però, non giudicano il lavoro delle due. “Chi prima ci giudicava, ora si è affezionato a noi. Forse ci tenevano a distanza per proteggere la nonna che ora è mancata”.
Entrambe hanno grandi aspirazioni. Mentre Eveline vorrebbe continuare nel porno, Silvia fra qualche tempo vorrebbe dedicarsi a tempo pieno a uno dei suoi sogni: fare la dj. Ma tutte e due hanno un’opinione precisa di social come TikTok o piattaforme come OnlyFans. “Da fuori può sembrare tutto facile, che si fanno un sacco di soldi con poca fatica, ma non basta essere belle e disinvolte”. Rivela Eveline. Interpellata su cosa serve davvero per sfondare, Silvia dice la sua. “All’inizio è davvero dura: serve fortuna, lavorare con le persone giuste. Su Instagram mostriamo la parte più luccicante: viaggi, serate, soldi, ma dietro c’è molto sacrificio, anche fisico. Quando abbiamo iniziato eravamo giovanissime e ingenue; poteva andare in maniera diversa. Ci siamo lanciate ed è andata bene. Ora ci siamo fatte un nome e le cose vanno a gonfie vele”.
Poi iniziano a menzionare le cifre. E sono cifre folli. “Per un party a Dubai ci hanno dato anche 20mila euro”. Svela Silvia. “Poi c’è chi manda soldi senza chiedere nulla in cambio.” Aggiunge Eveline. “Abbiamo un super-fan, un giovane medico di Filadelfia, che da sei mesi manda bonifici quotidiani solo perché ci vuole bene: è arrivato a mandare settemila euro in un giorno”.
Infine decidono di toccare un argomento che le vede entrambe d’accordo con il loro stimato mentore Rocco Siffredi, relativo al sesso e i minori che ci si avvicinano sempre più facilmente attraverso i social. “Devono vietare porno e TikTok: i ragazzini credono a quello che vedono ma nell’hard non è affatto come sembra: siamo attori, adulti e consenzienti, recitiamo una parte per lavoro, siamo pagati e diamo il consenso a girare solo alcune scene. Possiamo fermare le riprese in qualsiasi momento. Nessuno soffre o gode: è un film, è finzione.”



