La donna ha parlato delle responsabilità di un genitore e di come ha liberato il figlio dalla scuola: deve decidere lui stesso della propria educazione senza la “forzatura” del sistema

Onami, una mamma molto presente sui social, ha diffuso un video su TikTok in cui ha scelto di parlare dell’educazione del figlio e di come lo abbia “liberato” dalla scuola, facendo decidere a lui cosa imparare e quando farlo. Il primo passo, secondo la donna, infatti, è rendere il giovane indipendente dal sistema scolastico. Non esiste un preciso orario, un curriculum, né maestri e nemmeno compiti assegnati. È lo stesso bambino a prendere le decisioni che più lo soddisfano.

“Non insegniamo nulla ai nostri bambini, tutto ciò che imparano è in risposta ai loro interessi e alle loro domande.” Chiarisce Onami nel video che ha spaccato il web, generando numerose polemiche. “Non c’è alcun curriculum, né un orario scolastico. Quando vogliono sapere qualcosa, rispondiamo e facciamo del nostro meglio per assicurarci che capiscano.”

La donna definisce questa sorta di formazione “free school” o “unschool” affermando di aver paura che il proprio figlio si riempia il cervello di informazioni che per lui, e per gli altri bambini, non sono affatto necessarie. “Credevo che non si sarebbero mai avvicinati a cose come la lettura, la scrittura e la matematica e invece… mio figlio ha 6 anni, mi ci è voluto tempo per non paragonarmi alle altre mamme, ma questo è il suo quaderno.” Dice nel video Onami, mostrando le parole uova, barattolo, lampada, leone.

“Ha cominciato a farlo da solo, e ne ha chieste altre a noi.” Continua la mamma. “Ha fatto la stessa cosa con le addizioni, mi fa ‘mamma quanto fa 7 più 5?’. Tutto arriva nel momento giusto, ma se non vi piace l’idea di mandare vostro figlio via per 40 ore a settimana e poi chiedervi come mai non hanno più energia per fare altro quando sono a casa… se non volete che i figli si conformino, allora abbiate fiducia nel fatto che seguiranno i loro interessi e impareranno tutto ciò di cui hanno bisogno, non ciò che gli altri vogliono che imparino.”

Tra i commenti più delicati qualcuno si chiede se questo tipo di approccio educativo sia in effetti legale. Altri guardano semplicemente al futuro chiedendosi che tipo di crescita possa avere un bambino con un genitore che la pensa in questo modo. “Lavoro in una scuola elementare e credo sia un’idea interessante il fatto che si tratti di un’educazione gestita dal bambino, e imparare giocando è positivo. Ma c’è una scienza che studia cos’è appropriato durante lo sviluppo e la crescita, e il curriculum è basato su quei dati. La scuola è molto più che teoria e nozioni. A ognuno il suo, ma assicurati di informarti.” Scrive un utente confrontandosi con Onami.

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