Un uomo ha mostrato sui social, in modo piuttosto brutale, come la sua compagnia ha annunciato la morte di un suo collega

Spesso il tema del lutto è un argomento piuttosto difficile da affrontare e da trattare e richiede una buona dose di sensibilità, che purtroppo non tutti hanno; proprio come ci spiega un uomo che ha pubblicato un video su TikTok in cui spiega come la sua compagnia abbia comunicato ai dipendenti, in maniera brutale, la morte di un suo collega. Una vicenda, come racconta il dipendente dell’azienda statunitense, che ha lasciato tutti sgomenti.

L’uomo, dunque, ha pubblicato un filmato con il suo account @captainhowdylife in cui si succedono due immagini. Chiedendosi allo stesso tempo se un approccio del genere, così algido e distaccato, non sia tipico di un’azienda distopica. Nella prima foto c’è lui in primo piano, con il volto avvilito e una scritta a chiarire in parte la sua frustrazione. “Sto pensando alla volta in cui un mio collega è morto e la mia azienda lo ha scritto negli ordini del giorno della riunione.”

La seconda immagine, invece, è uno screenshot del mesto annuncio. E tra i vari punti da affrontare nel meeting si legge: “Gary è morto questo fine settimana.” E a seguire, come se il punto precedente fosse una cosa all’ordine del giorno, altri temi e questioni che riguardano l’azienda. Come didascalia del filmato il ragazzo scrive: “Non vi sembra distopico? ‘Facciamo un momento di silenzio (per pensare a come riusciremo a raggiungere la quota delle vendite questo quadrimestre)'”.

Il video è stato visualizzato da migliaia di utenti, la maggior parte dei quali hanno condiviso lo stato d’animo dell’uomo. “Annunciare una morte come parte di un elenco puntato è quantomeno assurdo.” Scrive un utente. “Brutale”. Sentenzia un altro. “Il mondo aziendale in America: ‘comunque… qualcuno liberi la sua scrivania’”. Tra i commenti ce ne sono alcuni di gente che ha avuto simili esperienze. “La scorsa settimana è morto un mio collega e hanno annunciato la sua sostituzione nella stessa mail in cui dicevano che era morto.”

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