Il guadagno attraverso gli oggetti ritrovati nei cassonetti dell’immondizia: il lavoro di Martyn
La crisi economica costringe le persone a reinventarsi, a volte anche in maniera geniale, come nel caso di Martyn: “Guadagno rovistando tra i cassonetti dell’immondizia”, ha detto al DailyMail dopo che i suoi filmati su TikTok hanno cominciato a spopolare. Attraverso i canali social riesce a dimostrare come attraverso questo tipo di lavoro riesca a racimolare l’equivalente di uno stipendio regolare, circa mille euro, in appena una settimana. “Non è però un lavoro per tutti”, ha precisato. Nella clip da quasi mezzo milione di views lo vediamo rovistare nell’immondizia mentre si imbatte anche in alcuni oggetti di valore. Nel filmato in questione ha trovato uno specchio Led, rivendibile tranquillamente ad almeno 20 euro. C’è un carrello delle bevande e addirittura un bollitore.
“Una volta, rovistando, ho trovato oggetti dal valore di 115mila euro”
Il lavoro non è per tutti a cominciare dal tipo di retribuzione, non regolamentata, quindi a mo’ di libero professionista: vi sono giorni migliori, altri meno prolifici. “A settimana posso arrivare a guadagnare tra 200 e mille sterline”. Non solo: tra i “colpi” migliori, quello di riuscire ad ottenere 115mila euro in un solo giorno, grazie ad un enorme carico di smalto per le unghie, vale a dire 50 scatole con 300 bottigliette per ognuna di esse. Calcoli alla mano, 15mila bottigliette. Oggi è un lavoro, ma il 47enne ha cominciato sin da giovincello a cercare preziosità nei cassonetti, laddove altri proprietari di quegli oggetti li avevano ritenuti obsoleti.
“Si fanno un sacco di soldi. Sono cresciuto in una famiglia povera e un giorno ho trovato del cibo in un cassonetto del supermercato. È iniziato tutto da lì”. Anche l’orario di lavoro non è così male, considerando che passa circa “12 ore a settimana a caccia” del suo tesoro nascosto. Il resto delle ore lo passa a “riparare, vendere”. Nonostante più la gente butti oggetti e più lui guadagni, ritiene “criminali” le persone che non si renderebbero conto del valore dei prodotti che rifiutano. Non solo, anche la mancata raccolta differenziata è un aspetto che non passa inosservato: “Sono dei criminali. Io cerco soltanto nei cassonetti generici, dove va tutto ciò che non è riciclabile, mentre ci trovo sempre plastica e cartone”.