Ha abbandonato la vita lussuosa per andare a vivere nella giungla: la storia di Carolina
Solo poche ore fa abbiamo trattato il caso di Antonio, che aveva scelto di abbandonare l’Italia per andare ad aprire un chiringuito ai Caraibi, salvo ripensamento con una punta di pentimento dopo due anni: stavolta però la scelta è ancora più singolare e coraggiosa, perché Carolina aveva tutto e ha deciso di andare a vivere nella giungla. Ricorda scelte celebri che hanno ispirato anche dei film, Into the wild con Leonardo Di Caprio su tutti. Come spesso accade in questi casi, tutto è nato per un viaggio di piacere, in Perù. Ha passato dieci giorni non previsti, visto che si trovò “incastrata” dalle restrizioni della pandemia da Covid-19. Solo dieci però, poi poté tornare di nuovo libera di girare, ma qualcosa in lei era già scattato.
Caroline Knight è una ragazza che viveva a Londra, ha 34 anni e ha deciso di lasciare il lusso per amore: durante la permanenza non prevista nel Sud America, ha fatto la conoscenza di un bel giovane di 20 anni, che le avrebbe cambiato la visione della vita. Oggi i due si dicono felici di condividere il tempo nella natura, stare con gli insetti, lontani dalla frenesia della città. E pazienza se non hanno acqua potabile se a loro sta bene così: lavorano entrambi nella coltivazione del cacao. Il fidanzato, Romulo Roman Roque, ha aiutato Caroline ha rivisitare tutte le sue convinzioni e a non temere dinanzi ai disagi rappresentati da una società che non ha ormai più niente a che vedere con il loro stile di vita.
Ecco che quindi anche una banale connessione ad internet può comportare un viaggio in città per ottenere l’accesso alla Rete e comunicare con il resto del mondo. Prima di questa scelta, alla sola idea di ritrovarsi a vivere in queste condizioni, Caroline mai avrebbe approvato uno scenario simile nella sua quotidianità. E non si tratta solo di tecnologia, di lavoro, di cibo e acqua potabile: “Gli insetti sono voraci, la mancanza di servizi igienici si fa sentire e il lavoro è estenuante”. Vengono a mancare quei piccoli comfort ai quali era abituata, che ha sempre dati per scontato.
Tutti elementi che potrebbero annientare chiunque, soprattutto chi aveva già tutto dalla vita, ma non è questo il caso. Non per ora almeno. “Ne vale la pena”, sostiene ancora oggi. Pentimenti, zero. “Sono venuta in un campo con compagni inglesi, pensavo di restare dieci giorni, ma ho trovato l’amore e 326 giorni e il coronavirus è passato – raccontandosi -. Mi sento sicura e amata”. Il fidanzato è giovanissimo: “Romulo è timido, affettuoso e molto laborioso”. Si è abituata alle sue condizioni, al suo stile di vita ben lontano dai social. “Eppure è riuscito a localizzarmi su Facebook”.
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Può sembrare paradossale, ma l’amore a volte fa anche questo. E guai a parlare di rimpianti. “Il costo della vita è quasi inesistente. Il cibo è economico e abbondante”, capito? Anche se comunque lei era una donna abbiente in quel di Londra. Ma può fidarsi di un ragazzo così giovane? “I diciannovenni britannici sono fondamentalmente ragazzi, ma gli uomini crescono velocemente in Amazzonia”. I due passano la notte in una capanna di legno, completamente isolati da altri esseri umani per un raggio di almeno 100 chilometri. Di tornare in Inghilterra non se ne parla al momento, ma hanno un desiderio comune: far conoscere Romulo ai suoi genitori di Stoke Newington, a nord di Londra, dove lei viveva fino a poco fa e dove insegnava yoga. Disciplina che non ha abbandonato.
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