Secondo lo studio di un’università statunitense la comune abitudine di dormire fino a tardi nei fine settimana fa invecchiare anticipatamente

In Italia, come nel resto del mondo, molte persone dichiarano di non riuscire a dormire bene durante la settimana. Nel nostro paese, infatti, sono circa 12 milioni gli affetti da disturbo del sonno. Un dato confermato dalle ultime divulgazioni dell’AIMS, l’Associazione Italiana per la Medicina del Sonno. Non riuscendo proprio a godersi le giuste ore di sonno nel corso dei giorni lavorativi, in molti tentano di recuperarle durante il week-end. Come? Dormendo fino a tarda mattina.

Secondo un recente studio condotto dall’Università di Augusta, nello stato della Georgia, è stato confermato che chi cerca di recuperare le ore di sonno settimanali dormendo fino a tardi nel week-end tende a invecchiare precocemente. Pubblicata sulla rivista Sleep Health, la ricerca contiene i dati di 6.052 adulti che hanno partecipato al National Health and Nutrition Examination Survey negli Stati Uniti, tra il 2011 e il 2014. I ricercatori hanno constatato e valutato parametri del sonno come durata, irregolarità ed efficenza, considerando anche i marcatori fisiologici dell’invecchiamento biologico.

Il social jet lag

A confermare i dati ci sono anche studi antecedenti che hanno associato il social jet lag, ovvero la mancata coincidenza tra orologio biologico e routine quotidiana, con prestazioni cognitive ridotte, diabete, ipertensione, obesità e umore. E gli esiti di qualsiasi studio portano, nella maggior parte dei casi, a un unico responsabile: l’interruzione del nostro ritmo circadiano interno. In poche parole, il nostro corpo è governato e regolato da una serie di orologi interni calibrati da alcuni fattori. E il centro di controllo di tutto ciò è situato nel nostro cervello e viene riabilitato ogni mattina, con la luce del sole.

Dunque, se il nostro corpo vive questa “prima luce” in orari diversi ogni giorno, può accadere che i sopracitati orologi interni non siano sincronizzati. Cosa che, di conseguenza, può influenzare e alterare il funzionamento del corpo. Perciò Xiaoling Wang, professore di epidemiologia genetica e ricercatore principale dello studio, han confermato che “i fattori legati allo stile di vita moderno, come la maggiore esposizione alla luce, le attività notturne e l’uso pervasivo di media elettronici e dispositivi mobili, sono in realtà i principali fattori che contribuiscono alla deviazione del sonno; speriamo che il nostro studio sia un campanello d’allarme per ridurre i livelli di questi fattori di stile di vita non salutari”.

Secondo il National Institutes of Health, quindi, dormire di più nei giorni liberi può essere un segno che non si sta dormendo abbastanza in generale. “Anche se il sonno extra nei giorni liberi potrebbe aiutarti a sentirti meglio, può sconvolgere il ritmo sonno-veglia del tuo corpo”. Scrive il NIH, affermando inoltre che gli adulti hanno bisogno di 7 o più ore di sonno di qualità ogni notte, ma ha anche stimato che un adulto su tre non ottiene regolarmente la quantità raccomandata di sonno ininterrotto di cui ha bisogno per proteggere la propria salute.

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