Non sono i primi, non saranno gli ultimi evidentemente: la loro storia non può non far venire in mente quanto raccontato dai due pensionati che hanno prenotato 51 crociere consecutive, riscontrando addirittura un risparmio rispetto alla casa di riposo. I protagonisti di oggi sono Mike Soroker e Barbara, lui 80 anni, lei 75. Hanno scelto di vendere la propria casa di New York per acquistare un appartamento su una nave da crociera.
Una vicenda che ricorda anche un’altra situazione: quella di due genitori che hanno scelto una casa galleggiante come regalo per i propri figli. Anche loro avevano optato per la MV Narrative di Storylines. Il nuovo ‘appartamento’ è in fase di realizzazione per entrambi i casi proprio sulla MV Narrative di Storylines: potranno viverci dentro entro due anni, ovvero alla data prevista di fine lavori. La nave girerà il mondo in tre anni, facendo tappa nelle città più attraenti. “Sarà un’avventura rilassante”, spiega Mike al Business Insider. “Non saremo costretti a correre in ogni luogo del mondo. Ma vogliamo avere la possibilità di vedere questi posti, mentre siamo ancora vivi e abbastanza in salute per goderceli. Questa è probabilmente la cosa numero uno che non vediamo l’ora di fare”.
Pagato l’acconto di 60mila dollari, salderanno il tutto completando l’acquisto di 2,5 milioni complessivi. La nave ha 18 ponti, tre piscine e ben 20 ristoranti: insomma, sarà una città galleggiante. Presente anche un microbirrificio e una biblioteca. “Abbiamo lavorato tutti questi anni, costruendo noi stessi. È ora di raccogliere i frutti”: oggi rivendicano un po’ di pace e relax. Sarà anche più semplice intrattenere rapporti: “Ci piace. Siamo chiacchieroni. Adoriamo sederci al ristorante, girarci al tavolo accanto al nostro vicino e parlare con più persone. Abbiamo stretto subito amicizia. Quando sei su una nave, ci sono le stesse persone per lo stesso motivo”.
La salute
Un ostacolo potrebbe essere la difficoltà a reperire farmaci, anche se gireranno il mondo e avranno il modo di poter acquistare ciò che occorre. “Vogliamo assicurarci di poter ancora avere accesso ai farmaci. Quindi inizialmente potremmo essere sulla terraferma il 30% delle volte. Ho contattato le mie compagnie di assicurazione per vedere come posso vivere sulla barca. Sono stato in contatto con il medico che sarà sulla barca”.
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