L’episodio raccoglie tante opinioni controverse: al primo incontro al ristorante, lui le paga la cena ma lei lo rifiuta e scoppia il finimondo

“Ho passato più di un’ora a cercare una maniera molto educata per spiegargli che mi sono divertita molto, ma non vedevo una connessione futura”: poi lui paga la cena e pazienza se lei si rifiuta di conoscerlo meglio, secondo l’uomo, quel primo appuntamento andava coronato con il… sesso. Già, perché fondamentalmente si riduce sempre tutto a quello. Poi non si sa, magari voleva solo una relazione seria. Tuttavia, essere bocciato in quel modo lo ha mandato su tutte le furie: la reazione non presume grande lucidità nelle intenzioni del ragazzo, che probabilmente ha recitato la parte fin quando non ha capito che non c’era la cosiddetta “trippa per gatti”.

“Ridammi i soldi della cena”

Lei è Samantha, ha 29 anni e ha raccontato l’episodio alla CNBC. Esatto, perché il caso è diventato mediatico negli Stati Uniti. Samantha di nome, Costanza di cognome, è una donna italo-americana che, come tanti giovani, è iscritta ad un’app di incontri per cercare l’anima gemella. Ha fatto “match” con lui, per dirla in gergo tecnico, e si sono dati il primo appuntamento. Una bella cena a lume di candela, un po’ al buio, s’intende. Occhei le foto e la bio dell’app, va bene conoscersi già approfonditamente scambiando messaggi, chiamate e videochiamate, ma vuoi mettere dal vivo? “Solo così puoi capire chi hai davanti: atteggiamento, convinzione, bellezza”, spiega la newyorkese. E allora tutti al ristorante. E proprio nel locale hanno parlato, si sono conosciuti meglio, hanno approfondito le loro vite.

Ma, soprattutto, visto che poi sarà l’oggetto di discussione della seconda parte della serata, hanno mangiato. Consumato e…pagato. Poi si sono alzati e sono usciti dal locale. Per essersi conosciuti, si sono conosciuti, ma… non si sono piaciuti. Quantomeno a lei non è piaciuto lui, che comunque si è premurato di pagare il conto per entrambi.

Sebbene lei avesse apprezzato il gesto di galanteria, non era intenzionata ad approfondire la conoscenza. “Un gesto nobile distrutto da quanto ha fatto dopo il mio rifiuto”. All’esterno del locale, glielo ha comunicato. “Da lì, apriti cielo”, dice la giovane. “Sembrava che l’unico motivo per cui si sarebbe offerto di pagare i miei drink fosse che si aspettasse qualcosa da me”. Il ragazzo ha cominciato a inveirle contro, rinfacciandole la cena e il “tempo perso”, riferendosi a lei con epiteti decisamente in controtendenza rispetto a quanto mostrato (recitato?) sino a quel momento.

La trasmissione che ha reso mediatico il caso ha chiesto il parere di una psicoterapeuta, la quale ha analizzato le motivazioni che spingono i giovani ad essere sempre piuttosto “nervosetti” durante il primo incontro. “Ci stiamo spostando culturalmente in un ambiente di appuntamenti in cui tutti non abbiamo familiarità”. Secondo la professionista, molte donne sono state vittime di una reazione simile da parte di un uomo rifiutato. “La crisi e i budgert ridotti, rende le persone più nervose nei primi appuntamenti”.

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