Dopo dieci giri di lancette d’orologio, la vacanza termina contro gli scogli sardi: la disavventura di cinque ragazzi trevigiani diventa virale su TikTok

Il gommone finisce contro gli scogli e la vacanza finisce prima di cominciare. Cos’è la sfortuna? Si può riassumere in un video? Probabilmente niente la spiegherebe meglio di questo filmato diventato virale in pochissimo tempo su TikTok. Stavolta lo scontrino non c’entra niente, se non nel fatto che viene evidenziato dai giovanotti per il prezzo che è costato questo incidente di percorso. Sì, avete letto bene: avvenuto proprio dopo i primi dieci minuti di vacanza. Il record stavolta lo segnano i clienti e non i titolari. A spiegare l’accaduto è Luca Anselmi, uno dei giovani trevigiani che appaiono in questo filmato. Le immagini scorrono sotto la voce del telecronista sportivo Stefano Borghi, il quale commenta la retrocessione in serie B del River Plate: una telecronaca storica a corredo di un video simil-drammatico, il modo migliore per rendere tutto tragicomico.

Il costo del danno: “Migliaia di euro”

Questi ragazzi vengono da Treviso e sono approdati in Sardegna per godersi la seconda parte di agosto in vacanza. Dopo i primi dieci minuti alla guida del gommone, Luca e i ragazzi si schiantano contro uno scoglio. Sebbene il video ironico, i giovani appaiono tutti piuttosto disperati alla fine del video, quando rientrano al porto, per via del salato conto da pagare alla società dell’Acquatica S. r. l.: vale a dire ben 2.100 euro, come si evidenzia sullo scontrino. Al di là della sfortuna contigenza, gli utenti social fanno notare come la cosa più importante sia stata il fatto che tutti siano usciti illesi dall’incidente. Il gommone, viene specificato, è un 40 cavalli e l’assicurazione pagherà i danni meccanici. Tuttavia, i giovani sono stati costretti a sborsare l’equivalente del danno estetico causato. Insomma, una disavventura che poteva finire peggio, certo che vedersi arrivare una batosta simile dopo i primi dieci minuti di vacanza non è il massimo a cui chiunque aspirerebbe. Da un lato, qualcuno prova ad “ammorbidire” la batosta: “2.100 euro diviso 5 sono 462 euro a testa, non vi è andata male”. Insomma.

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