Senzatetto dona l’elemosina ai poveri: la storia di Dobri Dobrev
Non è la prima volta che un senzatetto dona l’elemosina ai poveri invece di tenerla per sé. Qualche anno fa, in Bulgaria, fece scalpore la storia del senzatetto Dobri Dobrev. L’uomo, nato nel 1914 a Bailovo, un piccolo villaggio della Bulgaria, aveva condotto una vita incredibile. Dopo essere diventato guardia del corpo del re, perde l’udito durante la Seconda Guerra Mondiale a causa dello scoppio di una bomba. Dopo essere tornato nel suo piccolo villaggio, ha deciso di donare tutto ai poveri e di accontentarsi di una piccola stanza offerta dalla parrocchia locale. Vive così, chiedendo l’elemosina, per tutta la sua vita. A 98 anni ha deciso infine di fare un gesto straordinario.
Siamo nel 2012. Dobrev entra in una chiesa e parla con il sacerdote. Gli lascia una busta piena di denaro: 40mila euro. È tutta l’elemosina raccolta nella sua vita. Un senzatetto dona l’elemosina ai più bisognosi? “Quel denaro deve andare a chi ne ha davvero bisogno”, dice. Si assicura che le bollette degli orfanotrofi cittadini vengano pagate. Grazie a quel denaro vengono fatti piccoli interventi di restauro in chiese e monasteri. Non vuole nulla di quella cifra. Muore, serenamente, a 104 anni nella sua piccola stanza. Un esempio di generosità che ancora oggi può illuminare la vita di tante persone.
Non è la prima volta che questi esempi di generosità e altruismo arrivano dai meno abbienti: una dimostrazione di quanto bene possa fare l’essere umano. La donazione ha superato ogni aspettativa: “Ha assicurato un pasto a tante persone”
Un’associazione guidata da un sacerdote a Nizza ha ricevuto una straordinaria donazione da un senzatetto che aveva chiesto l’elemosina per aiutare i più bisognosi. Padre Gil Florini, responsabile del Forum Jorge François, un’organizzazione che assiste gli indigenti, è stato commosso dalla generosità di questo gesto. Il senzatetto, che ha preferito rimanere anonimo, ha donato 1.000 euro in contanti, raccolti grazie al suo lavoro, per aiutare coloro che si trovano in situazioni di povertà. In un mondo dove si discute di patrimoniale e salario minimo, se un senzatetto dona l’elemosina c’è da farsi tante domande.
“Mi ha dato un sacchettino di carta, di quelli che si usano quando si comprano le cartoline, e dentro c’erano contanti per 1.000 euro”, racconta padre Gil Florini. Conosceva questo uomo da dieci anni e sapeva che era solito donare i pochi soldi che aveva a cause vicine al suo cuore, nonostante lui stesso dovesse dormire per strada tra alcune scatole. Grazie a questa generosa donazione, l’associazione potrà fornire quotidianamente anche pasticcini e baguette a coloro che si trovano in situazioni di povertà.