Una leggenda del calcio giocato appenderà i guantoni al chiodo, ma la sua vita sportiva non finisce qui. Per lui pronta una nuova proposta, un’occasione in Nazionale per rendere ancora onore ai colori Azzurri

Il grande Gianluigi Buffon ha deciso di chiudere un’illustre carriera nel mondo del calcio. A 45 anni, il celebre portiere ha optato per il ritiro dalle scene sportive, mettendo fine a una carriera lunga 28 stagioni da protagonista. L’annuncio ufficiale verrà fatto a breve, dopo la rescissione del contratto che lo lega al Parma fino a giugno 2024. Buffon si ritira, ma la sua vita sportiva non finisce qui.

La decisione di ritirarsi è stata maturata dopo una lunga riflessione, durante una vacanza in cui Buffon ha avuto modo di schiarirsi le idee sul suo futuro. Nonostante alcune voci che lo volevano interessato a un possibile approdo nel campionato arabo con cifre da capogiro, Buffon ha ribadito la sua intenzione di non trasferirsi all’estero e di rimanere in Italia.

Buffon si ritira, per lui un posto in Nazionale

Dopo il ritiro, il campione ha già un piano ben definito per il suo futuro nel mondo del calcio: diventerà capo delegazione della Nazionale italiana. Un ruolo di grande prestigio che gli permetterà di rimanere coinvolto nel mondo del calcio e di contribuire al suo sviluppo anche dopo aver appeso guanti e scarpini al chiodo.

La carriera di Buffon è stata caratterizzata da numeri impressionanti e da una serie di successi con i principali club in cui ha militato. Ha indossato la maglia del Parma per 8 stagioni (dal 1995 al 2001 e poi dal 2021 al 2023), della Juventus per 19 stagioni (dal 2001 al 2018 e poi dal 2019 al 2021) e del Paris Saint Germain per una stagione (2018-2019).

Buffon è stato un pilastro del calcio italiano e mondiale, collezionando innumerevoli trofei e riconoscimenti lungo la sua straordinaria carriera. La sua presenza nel mondo del calcio sarà senz’altro rimpianta, ma il suo lascito rimarrà per sempre nella storia del gioco del pallone. Una leggenda si ritira, ma il suo impatto sul calcio continuerà a vivere.

Continua a leggere su Chronist.it