Roy è il gigolò più famoso d’Italia e ha raccontato le incredibili esperienze che si trova a vivere con le donne, prendendo parte anche a cerimonie funebri. Ma perché le donne vogliono la compagnia per un evento simile?
Fare il gigolò può anche voler dire prendere parte ai funerali, o almeno sono le richieste che gli fanno molte delle donne che lo reclamano. Lui si chiama Roy, è italiano ed è il più noto gigolò dello stivale. “Bisogna sapersi comportare – afferma – saper stare al proprio posto quando lei incontra chi conosce”. Come si finisce ad un funerale? Si tratta di donne che non vogliono presenziare in solitudine, preferendo mostrarsi in compagnia. “Bisogna sapere stringere le mani, fare le condoglianze nel modo giusto, con discrezione e sguardo basso”.
Insomma, un’immersione totale nella parte, dispiacendosi per perfetti sconosciuti, sconsolarsi per il triste evento. Il suo lavoro richiede anche questo. “Preferire un lento, procedere a braccetto quando si entra in chiesa, un bacio leggero e impercettibile sul sagrato in modo che si veda solo con la coda dell’occhio”. Sono le strategie adottate dal bel Roy. Ma non finisce qui, perché c’è anche un outfit specifico in base al tipo di funerale: “Non posso indossare il completo nero se non sono parente del morto”, asserisce. Chiaramente, com’è facile da ipotizzare, c’è una bella “differenza” tra feste nuziali e funerali. Lui preferisce i secondi, sorprendentemente.
Matrimoni o funerali? “Io preferisco i funerali”
“Indossi occhiali scuri e stai tristemente in silenzio. Tutto finisce in breve e te ne vai. Al matrimonio invece devi fare l’allegro. E dura un sacco di più”. Dunque, meglio barattare un po’ di tristezza con il tempo e il dispendio di tante energie. Ma perché una donna vorrebbe mostrarsi in compagnia? Ed è qui che Roy ci illumina, facendoci un esempio diverso: “Una volta mi ha chiamato una giovane candidata a sindaco del partito Forza Italia per accompagnarla a una festa di paese e mi ha detto: ‘Devi interpretare la parte del mio fidanzato’”. Il motivo della scelta? Lo spiega lui stesso: “Ha voluto farsi vedere con me perché è omosessuale e si vociferava sul suo orientamento. Temeva di perdere voti. Non ho mai stretto mani come in quell’occasione, dal parroco ai cittadini. Abbiamo presenziato anche alla Messa”.
Insomma, al di là della differenza del contesto, può trattarsi di un caso simile, discrezione, privacy, etc. O, semplicemente, del desiderio di non mostrarsi da soli alla cerimonia, dove “magari ci sarà anche il suo ex in coppia”. Quindi può essere uno stratagemma fondato in parte sulla gelosia. Ma non solo. “Oppure – conclude – semplicemente perché le fa piacere avere un accompagnatore di classe che la supporti in un momento delicato davanti al giudizio altrui”.