La vicenda potrebbe ricordare un classico sketch fantozziano, eppure è ciò che è davvero accaduto a Pietro Fanticini, 76enne pensionato di Reggio Emilia. L’uomo, ex produttore di Parmigiano Reggiano, ormai in pensione, ha chiamato il suo medico per richiedere una ricetta, ma tra lo stupore suo e del dottore stesso si è sentito rispondere: “Scusi, ma lei è morto”.
L’errore dell’Agenzia dell’Entrate che lo ha scambiato con un omonimo deceduto a dicembre 2022
L’uomo, vivo e vegeto, non ha potuto ricevere la sua ricetta perché il sistema informativo lo dava per defunto e ha dunque dovuto dimostrare di non essere tornato dall’oltretomba. In seguito ad accertamenti e dopo essersi accertato di essere a tutti gli effetti vivo al 100%, è risultato che l’Agenzia delle Entrate l’aveva scambiato per un omonimo.
“Per errore ero stato scambiato con un mio omonimo residente sempre a Reggio morto lo scorso 2 dicembre. Ancora non sappiamo esattamente come sia potuto accadere né quando, ma è evidente che qualcuno non ha controllato a dovere, visto che tra l’altro quel signore aveva 79 anni e non la mia stessa età”.
Potrebbe interessarti anche: 90 anni lui, 83 lei: oggi sposi, dopo essersi conosciuti su Tinder
L’ironia di Pietro Fanticini
Naturalmente, il 67enne si è dovuto affrettare a chiamare l’Inps per chiarire il malinteso e per evitare eventuali blocchi della pensione. Intanto però, con spiccato senso dell’umorismo, l’uomo che ha scoperto di essere morto, ci scherza su: “Da quando l’ho scoperto mia moglie Franca, ormai vedova, piange singhiozzando sul divano di fianco a me mentre mi ricorda i 55 anni passati insieme. I miei figli, tramite WhatsApp, mi chiedono la consistenza dei beni lasciati in eredità”.
