Dopo essersi sposata civilmente con Lorenzo Terenzi per ragioni legali ed economiche, la scrittrice e attivista ha deciso di celebrare la sua idea di famiglia con un evento dalla forte carica politica e sociale
Michela Murgia ha celebrato il suo ‘non-matrimonio’ con Lorenzo Terenzi. Una festa molto particolare e decisamente personale. La scrittrice ha indossato un abito bianco con la scritta ‘God save the Queer’, sottolineando il carattere politico dell’evento. Nelle sue intenzioni, il matrimonio è stato un manifesto sulla famiglia scelta, non limitato a un’unica sposa o sposo.
Gli abiti indossati durante la cerimonia sono stati disegnati dalla direttrice creativa di Dior, Maria Grazia Chiuri. Fanno parte di una mini-collezione familiare no-gender, tutti bianchi. La festa si è svolta nel giardino della nuova casa romana di Michela Murgia. Hanno partecipato i quattro figli e gli amici della ‘queer family’, tra cui Roberto Saviano.
Michela Murgia, l’abito bianco Dior no-gender
Michela Murgia aveva annunciato in precedenza di essersi sposata civilmente con Lorenzo Terenzi per ragioni legali ed economiche, al fine di garantirsi reciproci diritti. La scrittrice ha chiarito che non si considera una sposa tradizionale e ha apprezzato il gesto di Maria Grazia Chiuri, che ha creato una collezione di abiti familiari e no-gender per l’occasione.
Gli anelli scelti per la cerimonia non erano fedi simboli di appartenenza, ma anelli chevalier in resina con rane, simbolo del cambiamento e della mutabilità nella vita di ognuno.
L’evento è stato un modo per esprimere la propria identità e il concetto di famiglia scelta, rompendo con le convenzioni tradizionali del matrimonio. Michela Murgia ha voluto sottolineare la sua visione di inclusività e di cambiamento attraverso questa celebrazione non convenzionale.
