La storia di Martha Mason ha dell’incredibile ed è il simbolo che la vita è la cosa più preziosa che abbiamo. Martha ha vissuto 60 anni all’interno di un polmone d’acciaio a causa di una malattia che l’ha afflitta dall’età di 11 anni. Nonostante ciò, la donna ha dimostrato che nessun ostacolo è troppo grande per chi possiede forza d’animo. Anche se è deceduta nel 2009 all’età di 71 anni, la sua vicenda merita ancora oggi di essere raccontata.
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60 anni in un polmone d’acciaio a causa della poliomielite
Martha, nata nel ’37, ha avuto un’infanzia normale, come quella di molti altri bambini della sua età. Fino a 11 anni almeno, quando si è ammalata di poliomielite, dopo che anche suo fratello aveva contratto la malattia. Tuttavia, la bambina, per non far preoccupare i genitori, già impegnati a lottare per la salute del fratello, ha inizialmente tenuto nascosta la malattia. Fino a quando, almeno, la sua salute è peggiorata in modo tale da dover essere ricoverata in ospedale.
Durante il ricovero nella struttura sanitaria, Martha ha gradualmente perso la possibilità di muoversi e respirare autonomamente. La sua condizione era ormai così grave da aver costretto i medici a metterla in un polmone d’acciaio, macchinario in cui la donna resterà per il resto della sua vita. Nonostante i medici non avessero dato all’allora bambina, più di 1 anno di vita, Martha, lottando con tutta sé stessa ha vissuto per altri 60 anni.
La carriera di Martha: giornalista e scrittrice
Nonostante sia stata costretta a vivere per oltre 60 anni in un polmone d’acciaio, la donna ha sempre affrontato la vita con serenità, non dandosi mai per sconfitta. Grazie a tale forza d’animo, Martha Mason è riuscita anche a togliersi delle soddisfazioni personali. Infatti, riuscì a completare la scuola superiore, grazie a visite quotidiane dei suoi insegnanti, come prima della sua classe e nel 1960, all’età di soli 21 anni riuscì a laurearsi in inglese al Gardner Webb College. In seguito con l’aiuto della madre, collaborò con un giornale locale e con l’aiuto della tecnologia, negli anni ’90, scrisse al computer un suo libro, “Inspiration Expiration: La vita al ritmo di un respiratore artificiale”.