L’ingegnere americano fu il padre di una delle più grandi invenzioni della storia, per molti una vera e propria salvezza: l’aria condizionata
Quando in una cocente giornata estiva accendiamo l’aria condizionata non tutti sappiamo che dobbiamo principalmente ringraziare Willis Carrier. L’ingegnere americano fu infatti brevettò nel 1906 una macchina per la riduzione dell’umidità e della temperatura aerea mediante il suo diagramma psicrometrico.
Nato a New York nel 1876, sin dai suoi primi passi si interessò al mondo della meccanica grazie al sostegno della madre, Elizabeth R. Haviland. Fu nel 1902 che Carrier presentò il progetto di quello che sarebbe, qualche anno dopo, divenuto il primo sistema di aria condizionata (in inglese air conditioning).
Il primo brevetto fu registrato nel 1906. Carrier si ispirò alla teoria del fisico Michael Faraday secondo cui la compressione e la seguente espansione di un gas causava un raffreddamento dello stesso gas. Scoprì così la depressione costante del punto di rugiada – ad una certa altezza nell’atmosfera – generava una quantità di umidità relativa costante.
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Il primo condizionatore venne assemblato per una tipografia di Brooklyn nel luglio del 1902 per via dei repentini sbalzi di umidità che rendevano un inferno l’utilizzo di carta e inchiostro. Ma il primo vero impianto di aria condizionata in un’abitazione venne installato nel 1915 a Minneapolis. Il che rese Carrier una vera e propria celebrità nell’ambito ingegneristico. Tanto che, insieme ad altri sei ingegneri fondò la Carrier Engineering Corporation che divenne il più grande fornitore del Governo degli Stati Uniti d’America.
Quindi, se in un’afosa giornata d’estate, non sapete chi ringraziare per il gioiello tecnologico che vi salva dal caldo, ora sapete a chi rivolgervi.