Dove si trova, come si mangia e soprattutto quanto costa farlo nell’Orecchietteria Banfi, il ristorante del simpaticissimo attore pugliese? Nato a Andria, in provincia di Barletta-Andria-Trani, Lino è un pugliese doc che ha esportato la tradizione culinaria locale nella capitale romana, dove si trova il suo famoso ristorante che di recente ha ospitato Edwige Fenech nella “discussa” reunion che ha fatto storcere il naso ad Alvaro Vitali. Ma oggi non siamo qui per questo.

Ci troviamo in via Belli 116 di Roma, in zona Prati, a pochissimi passi da piazza Cavour e dal Palazzaccio (Cassazione). Il locale, aperto dal 21 settembre del 2017, ruota, inevitabilmente, attorno alla figura del mitico Lino Banfi e tutto ricorda l’attore, le sue citazioni migliori e i suoi ruoli nei film che hanno contribuito a rendere grande la commedia all’italiana. I prodotti, ovviamente, sono tutti made in Puglia con ricette nuove e alcune rivisitate, il tutto corredato da un gruppo di giovani chef ricchi d’entusiasmo. “Ho voluto affidarmi ai giovani”, dice Lino Banfi nell’intervista dedicata.

Il locale è accogliente e all’insegna della modernità, contornato da un’illuminazione soft e colori armoniosi e vincenti. C’è un solo problema: “Papà blocca il ristorante”. Lo diceva Rosanna qualche anno fa, la figlia dell’attore. “Nei weekend gli diciamo di non venire”. Ma immergiamoci nel menù e scopriamo i prezzi del ristorante, spesso meta per lavoratori che hanno il desiderio di consumare un pasto veloce: “Arrivano sul presto e lasciano il posto alle famiglie con i bimbi, che mangiano con più calma”. Tuttavia, resta un locale per chi desidera un piatto rapido senza spendere molti soldi. Il ristorante è all’avanguardia in termini di modernità e tecnologia, e per ordinare si passa dal banco, dove si prende il “buzz” e si resta in attesa finché lo stesso non vibri, segnale in cui il cliente capisce che la pietanza richiesta è pronta per essere servita.

Ristorante Lino Banfi: i prezzi e il menù

Come evincerete dalle immagini, c’è tanto cinema ed è presente anche “molta” Puglia nel menù. L’antipasto prevede le friselle, tra cui quelle di Oronzo a 5 euro. Si può scegliere un tagliere di salumi e formaggi pugliesi a 10 euro.

Ci sono poi le focacce a prezzi più che ragionevoli, le burrate tra gli 8 e i 9 euro e le friselle tra i 4 e i 6 euro. Si tratta della “Bi-Zona”.

Riguardo i primi piatti, il cliente si trova davanti ad un’ampia scelta curiosa e simpatica. Ci sono i primi piatti alla “porca puttèna”, famosa citazione dell’attore, con salsa di pomodoro, olive di Cerignola verdi e nere affumicate, capperi, aglio in camicia, prezzemolo, peperoncino e grattato di taralli alla curcuma a 11 euro. Le immancabili “cime di rèp” a 12 euro. I prezzi dei primi oscillano tra queste due cifre.

Tra i piatti troverete anche le “veghène” a 6,50 euro con crema di ceci e peperoni gialli, in più fiore di zucca “croccante”. Come abbiamo visto ci sono i fritti o le burrate che si possono selezionare in “Bi-Zona”, per l’appunto. Nel menù c’è l’insalata e non si possono non provare le tradizionali friselle, di cui abbiamo una tripla selezione al medesimo prezzo di 3 euro.

Non può mancare il dolce a fine pasto, dove troveremo la passionata, il tiramisù di burrata e la cheesecake di burrata, tutti a 5 euro. Non ci resta che augurarvi buon appetito e se chiedete un selfie a fine pasto, Lino è disponibile con tutti!

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