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Quanto costa mangiare al ristorante di Claudio Amendola?

Quanto costa mangiare al ristorante di Claudio Amendola? Tutto sul locale

Quanto costa mangiare al ristorante di Amendola

Quanto bisogna sborsare per mangiare al nuovo ristorante di Claudio Amendola, il “Frezza Cucina de Coccio”?

Vi siete mai chiesti quanto costa mangiare al ristorante del simpaticissimo attore Claudio Amendola? Del locale ne ha parlato di recente, in merito alla piaga del lavoro precario in Italia, con il dito contro i giovani che “non vogliono fare lavori umili” e di conseguenza non desiderano andare a lavorare al suo ristorante, il “Frezza Cucina de Coccio”, situato in via della Frezza da cui il nome del locale, una traversa di via del Corso, nel cuore pulsante di Roma.

Ma oggi non parleremo della difficoltà nella ricerca del personale per il suo locale da parte dell’attore, bensì, ci immergeremo nel ristorante come se fossimo dei clienti, per assaporare l’esperienza da un altro punto di vista.

All’ingresso, la sala accoglie il cliente in un ambiente semplice e caratteristico, con tavoli, sedie e panche in legno, simbolo della romanità di un tempo. Il ristorante non punta al lusso, che non sfoggia, bensì, si mostra come un tipico luogo dove ci si sente a casa, che pone il suo tratto distintivo e peculiare in nome dell’originalità di una tradizione che non si vuol far scomparire.

La cucina è a vista ed è posta al centro della sala, confermando il desiderio di vicinanza con il cittadino che vuol consumare un pasto nel locale. A dare brio ai fornelli ci pensa lo chef Davide Cianetti, ben noto tra gli addetti ai lavori della capitale.

Frezza a Cucina de Coccio, i prezzi del menù

Nell’ampio menù a disposizione, che svaria dai taglieri ai piatti tipici della cucina romana, rispettando rigorosamente la tradizione del posto, il locale di Claudio Amendola mette a disposizione anche un vegan friendly menù. Si può mangiare un antipasto di taglieri misti, con affettati e formaggi, o selezionare delle bombe salate e fritte, la mozzarella con “latte de bufala”; per i primi piatti si possono scegliere quelli della tradizione come l’amatriciana, la carbonara, i tonnarelli cacio e pepe, le linguine alla puttanesca; per secondo, perché no, straccetti di manzo, polpettine al sugo, coda alla vaccinara, pollo alla cacciatora, etc. Chi lo desidera può mangiare la pizza e tra i dolci troviamo le crostate fatte in casa e “i dolci della nonna”.

I piatti

Al di là dei vini e dei cocktail, i cui prezzi oscillano tra 10 e 12 euro, per gli antipasti abbiamo: la selezione di tagliere di salumi e formaggi a 19 euro, prezzo che scende a 10 con mezza porzione; le bombe salate di quattro diversi tipi e tutti allo stesso presso di 8 euro; le mozzarelle di bufala a 9 euro, prezzo che sale se accompagnata da altro cibo come prosciutto (14 euro) o alici (18).

Riguardo ai primi piatti, tra le quattro opzioni di scelta, i prezzi sono tra i 13 e i 14 euro, le mezze porzioni vanno dai 7 ai 9 euro. I secondi oscillano tra i 14 e i 18 euro, a parte le polpettine al sugo che paghereste 10 euro; tutte le mezze porzioni sono a 10 euro l’una. Il prezzo delle verdure oscilla tra i 6 e i 10 euro e i quattro tipi di dolci costano tutti 8 euro.

Infine, per le pizze, i costi variano dagli 11 ai 14 euro. Quelle più costose, 14 euro, sono le pizze d’autore: porchetta e broccoletti, puntarelle, carciofi e fichi.

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