Trovata di marketing o realtà? Ecco la storia di Ashley, manager australiano che si sente a proprio agio lavorando con le scarpe con i tacchi: “Ecco come è nata l’idea”

Un bel paio di tacchi a spillo per avere maggiore fiducia in sé stesso: è la nuova trovata pubblicitaria di questo manager o si tratta di pura realtà? E voi, non fareste la stessa scelta senza curarvi dei pregiudizi ma guardando al solo amor proprio? Ammesso che davvero non si tratti di una trovata di marketing, s’intende. Insomma, è quello che lascia intendere questo manager australiano di 38 anni, Ashley Maxwell-Lam. Lavora in una grande banca di Sydney, in Australia, e dal 2018 indossa un paio di scarpe con tacco 12 perché lo fa sentire a proprio agio. Non ci sarebbe niente di male, penserete, ma quello che sconcerta l’opinione pubblica che conosce la sua storia dal 2018 è che si tratta di un uomo. “Ho sempre amato le donne con i tacchi alti e il potere che emanano”, dice.

Come è nata l’idea

Tutto è partito quando una collega di lavoro, una dirigente donna, indossando questi tacchi alti, “sembrasse invadere” ogni stanza in cui entrava. Risultava ingombrante, a suo modo di pensare risiedeva nelle scarpe il fascino e il potere emanati. “Le ho chiesto come un oggetto potesse ‘farti sentire forte’. Lei mi disse: ‘Provale e vedi’”. Un po’ come in “The Mask”, dove il protagonista Jim Carrey si trasforma una volta indossata la celebre maschera, anche Ashley diventava e diventa tutt’altra persona quando cammina sui tacchi. “Ho capito che era veramente quello il segreto. Non mi sono mai sentito più fiducioso in me stesso indossando un paio di scarpe con tacco e camminare attraverso un corridoio di marmo”.

I detrattori

Insomma, Ashley ha trovato la sua pace, o meglio, la propria dimensione. Ma quelli che non ce l’hanno sono i soliti detrattori dei social che mettono in discussione la sua eterosessualità. Lui precisa di non essere omosessuale e che quando ha preso la decisione di cambiare il suo “outfit” da lavoro, riferendo al proprio manager la novità, non ha chiesto il permesso. “Lei, per assicurarsi che non mi mettessi nei guai, mi disse: ‘Fammi vedere e ti dirò'”. Ma lui le rispose: “Non lo sto chiedendo, ti sto dicendo che indosserò i tacchi”.

Seppur saltuariamente, Ashley non è esente da sguardi indiscreti o addirittura di “disgusto”. Soprattutto, è nel mirino della comunità gay che non gradisce l’attenzione che attira il manager australiano. Quando i gay lo attaccano, lui risponde: “Il nostro emblema è un arcobaleno eppure condannano gli altri perché non si allineano con il loro modo di pensare”.

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