La spiacevole disavventura di questa coppia che aveva scelto Mykonos per le vacanze primaverili: il lettino è gratuito ma il conto dopo la consumazione è di svariati euro, il racconto
“Una truffa legalizzata”: è così che la definisce questa coppia che aveva scelto Mykonos come meta per qualche giorno di relax, ancor prima che cominciasse l’estate; il lettino era gratuito, peccato che per il pranzo hanno dovuto sborsare la bellezza di 700 euro. La Grecia offre sempre panorami estivi mozzafiato e il divertimento e lo spasso sono di casa lì. Tuttavia, a volte può capitare di incappare in qualche disavventura, come successo lo scorso mese a Oscar Maldonado e il fidanzato. Ma questo vale per ogni città del mondo. Tuttavia, la storia riproposta anche dal Messaggero, arriva dalla richiestissima isola greca e comincia da quando Oscar ha trovato un’offerta online da non farsi sfuggire. Raggiunta l’isola, hanno scelto la spiaggia dello stabilimento DK Oyster: la promozione prevedeva un lettino gratuito e consumazione di un drink.
Mai avrebbero pensato che dietro a questa iniziativa ci fosse una grande, grandissima “fregatura”. Ignari di tutto, avevano scelto di pranzare direttamente nel locale: “Sono stati davvero molto carini – osservano, raccontando la sventura capitata – il servizio è stato davvero buono”. Tuttavia, al momento dell’ordinazione, già belli felici di non aver ancora speso nulla per il lettino e quindi, probabilmente, poco preoccupati di spendere qualche euro in più per un buon drink, hanno scelto di selezionare la bevande senza leggere il prezzo. Ad ogni modo, il menu non era sul tavolo, sarebbe arrivato più tardi.
Da mangiare? “Aragosta!”, senza pensare che sarebbe stata caricata al grammo. “Ci hanno portato quella più grande”. Terminato il pranzo della coppia, è arrivato il digestivo, metaforicamente parlando: 700 euro di conto. Di cui: 400 solo per l’aragosta, 65 a drink, e 100 euro “per il servizio”. “L’aragosta non era così male – ha detto uno dei due – ma non pensavamo costasse così tanto”. In quel momento Oscar è stato tentato di chiamare la polizia, “ma non volevo creare problemi”.
Ecco come è finita
Alla fine il battibecco con il personale del locale è stato inevitabile: “Come è possibile? Come si calcola questa spesa?”. Durante la spiegazione, l’uomo “ha fatto uno sproloquio, ripetendo ‘tassa di servizio!'”. La giustificazione del proprietario? “Nessun adulto sano di mente ordinerebbe un drink senza vederne il costo”. La promozione? “Era per attirare l’attenzione”. Sì, ci sono riusciti, ma chissà se l’episodio in questione scoraggerà nuovi clienti o meno. Per il momento, quel pranzo è rimasto sullo stomaco a Oscar e al suo compagno.