A Parigi è stato assegnato il premio di miglior fornaio di baguette del 2023.

Il vincitore della miglior baguette a Parigi è il fornaio Tharshan Selvarajah, originario dello Sri Lanka e titolare del forno Au levain des Pyrénées, che si è portato a casa il premio di 4000 euro.

Il trentasettenne singalese, premiato dalla sindaca parigina Anne Hidalgo, ha trionfato nella 30ª edizione per la “meilleure baguette de tradition”. La celebre competizione è organizzata dalla città di Parigi in collaborazione con il sindacato dei panettieri ed è riservata ai migliori forni della capitale francese.

Questa gara ha luogo ogni anno a Parigi per mettere in risalto ed esaltare uno dei simboli della cucina francese, che ha ispirato un vero e proprio stile di vita. Il culmine dei riconoscimenti, però, è avvenuto nel 2022 quando l’Unesco ha inserito la baguette nella Lista rappresentativa del patrimonio immateriale dell’umanità.

Il miglior fornaio di Parigi

Giunto in Francia nel 2006, all’età di 21 anni, a seguito di una parentesi di studi in giurisprudenza, Tharshan trova lavoro in un ristorante italiano. Come racconta al quotidiano francese Le Parisien, il ristorante dove lavorava “era a due passi dalla panetteria, il cui capo veniva regolarmente a pranzo.” Dopo tre anni, il ristorante viene venduto e il panettiere gli chiede di lavorare per lui nel forno lì vicino. “Non ne sapevo nulla, [il fornaio] mi ha detto: Non preoccuparti, ti insegnerò poco alla volta. I primi mesi sono stati abbastanza faticosi”, racconta. Così “un giorno ho iniziato a fare le tradizionali baguette e il mio capo le trovava molto riuscite”, continua il fornaio singalese.

Potrebbe interessarti anche: La prima volta in tv di un 40enne Piero Angela (VIDEO): “Eccoci da Parigi”

L’allergia alla farina

Inoltre, Tharshan, nel corso degli anni, ha sviluppato un’allergia alla farina che lo ha reso asmatico. Non potendo rinunciare al lavoro dei suoi sogni, il fornaio ha iniziato un trattamento medico per poter coniugare impiego e salute. “La mia occupazione – ha chiosato – mi ha reso asmatico. Il medico mi ha detto che devo cambiare lavoro, ma non ci riesco. Questa professione è la mia vita.”

Il concorso parigino si è concluso l’11 maggio e ha visto una giuria composta da chef professionisti, tra cui i celebri Thierry Marx e Fabrice Desvignes. Tra i requisiti fondamentali che hanno permesso a Tharshan di vincere ci sono alcuni criteri incontrovertibili. Tra questi vi è l’aspetto, la croccantezza, la cottura, la consistenza di crosta e mollica e, soprattutto, il gusto.

Al di là della vincita economica, Tharshan, vedrà accrescere il proprio prestigio fornendo all’Eliseo le sue prelibate baguette. Un onore che lo ha lasciato a bocca aperta. “Non l’avevo mai immaginato quand’ero giovane nello Sri Lanka. Andare a consegnare un giorno del pane al presidente francese!”

Certo, non sarà affascinante come il nostrano Cecco, il nipote del fornaio (personaggio interpretato da un magistrale Abatantuono in Fantozzi contro tutti), ma il ragazzo ha talento da vendere.

Che dire, chapeau!

Continua a leggere su Chronist.it