Arisa ha rilasciato una confessione choc, lasciando tutti senza parole. Il suo racconto senza mezzi termini dello scorso anno ha fatto scalpore, invitando “soggetti a cui piaccia l’organo sessuale femminile” a farsi avanti. Una mossa audace che ha messo in discussione la superficialità delle relazioni moderne, un grido di protesta contro la futilità dilagante dei social media. Arisa, non è solo una cantante, ma anche una donna autentica che ha rivelato i retroscena della sua vita privata, tra dolori e una ricerca costante di equilibrio:
“Ho ricevuto 1.000, anche 1.500 proposte, ho smesso di contarle. Ma in realtà non cercavo marito, era un modo per denunciare il cinismo dei rapporti che viviamo, filtrati dai social, era ironico. Io non sono soltanto Arisa, ma una donna come le altre, fatta di carne, con le stesse speranze e gli stessi sentimenti di tutti”
Ha commentato la cantante al Corriere della Sera.
La confessione choc di Arisa: il rapporto con l’amore
Il rapporto di Arisa con l’amore è stato spesso travagliato, ma ora sembra aver trovato una pace interiore. Il matrimonio rimane un desiderio, ma non una priorità assoluta: per la prima volta, la principessa senza corona non sente il bisogno impellente di trovare un compagno. Ha vissuto periodi di solitudine e relazioni intense, ma la sua indipendenza è la sua forza. Non cerca un salvatore, ma un compagno di viaggio che renda la vita più leggera nei momenti di gioia e più sopportabile nelle sfide quotidiane:
“L’unico momento in cui sei autorizzata a sentirti una principessa. Confidavo di fare scintille il giorno del mio matrimonio, però non è arrivato, non so se per fortuna o sfortuna. Pensavo fosse una priorità, non lo è, per la prima volta nella vita non sento la necessità di stare con qualcuno”.
Ha proseguito, soffermandosi sulle varie relazioni sentimentali vissute, anche con l’autore della canzone che l’ha resa popolare “Sincerità“:
“Vivo lunghi periodi senza relazioni. Il primo vero fidanzato è arrivato a 24 anni, l’autore di Sincerità. Non ho mai avuto particolare bisogno della presenza di qualcuno accanto a me, sono indipendente, da sola sto bene. Eppure mi dicono: ‘Rosalba, sistemati, trovati un uomo con una posizione, finisci di fare la trottola’. Ogni tanto anche mamma: ‘Cercati qualcuno che può badare a te’. Ma io non aspetto uno che mi mantenga o mi risolva i problemi, ma che renda i momenti liberi più divertenti e smorzi quelli di tensione. Però mi scelgo sempre spiriti liberi come me e finisce che non ci si trova”. Adesso non è innamorata e pensa solo al lavoro, all’ultimo disco ed è “entusiasta della mia nuova squadra. Lavoriamo senza sosta per creare bellezza. La tv mi piace, però la musica è il mio fulcro, ho bisogno di cantare”.
Il trasformismo di Arisa non conosce limiti: si adatta alle aspettative altrui, sacrificando la propria identità per amore. Ma ora è stanca di nascondersi dietro maschere, desidera essere amata per ciò che è veramente. Ha imparato dalla durezza della vita e delle critiche, trasformando ogni ferita in una lezione di vita. E mentre continua a incantare il pubblico con la sua musica, Arisa apre le porte del suo mondo privato, rivelando un lato più intimo e genuino di sé stessa:
“Tante, ma salutari. Ti fanno capire cosa non devi fare. Papà dice che la gente che ti fa del male, ti educa, ti insegna a vivere. Raccontavano che bevevo, che ero fuori di testa, invece eccomi qui. Mi sono difesa con i fatti. Sto sul pezzo, più parlano male di me e più mi motivano”. Oggi vorrebbe “più attenzione per le canzoni che ho scritto, racconti di vita”.