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Ilary, uscito il libro ‘Che Stupida’: i retroscena, lo stress dei figli

Ilary, uscito il libro 'Che Stupida' i retroscena, lo stress dei figli, tutto svelato

Ilary, uscito il libro 'Che Stupida' i retroscena, lo stress dei figli, gli inediti passaggi

Tutti i retroscena vengono a galla con l’uscita del libro “Che Stupida”, i figli: “Non ce la facciamo più”. La ricostruzione cronologica

L’attesa è finita, i nodi si sciolgono: Ilary Blasi si mette a nudo, svelando i retroscena della sua vita privata nel libro in uscita oggi, “Che Stupida”. Dopo il successo di Unica, il docufilm Netflix che ha riacceso i riflettori sulla separazione degli ultimi anni, è il momento del cartaceo, per rivelare nei dettagli più reconditi i tradimenti dell’ex marito Francesco Totti, la crisi di coppia, la ripresa con Bastian Muller (mai nominato nel libro). Tra i primi dettagli mai rivelati sino ad ora, emergono le notti insonni con Francesco, che la “tormentava” con domande in stile Marines.

Ripeteva gli stessi quesiti posti il giorno per riscontrare eventuali discrepanze nelle risposte.

“Passavamo le notti a discutere. A volte Francesco, ossessionato dal dubbio, mi svegliava alle due, alle tre del mattino per farmi a bruciapelo qualche domanda che mi aveva già posto di giorno, in modo da controllare se le risposte fossero coerenti. Dopo, riaddormentarsi era impossibile e finivamo per torturarci fino all’alba, riversandoci addosso delusione, rabbia, insoddisfazione, paura”.

Cronologicamente, Francesco avrebbe poi conosciuto Noemi Bocchi nel torneo di padel in Sardegna: Totti aveva già trionfato qui, in coppia con Vincent Candela. Noemi frequentava lo stesso posto, a Poltu Quatu. Successivamente, tentando di ricostruire il rapporto, la conduttrice ha chiesto all’allora marito di passare un weekend romantico: era fine 2021, Francesco rifiutò, mentre la moglie lo vedeva sempre più “strano, assente”. Questo non si evinceva in pubblico, dove Francesco sembrava tornare ad essere quello di sempre, destreggiandosi sulla sottile linea alla quale è abituato: nascondendosi dietro alla timidezza. Quindi, né troppo vicino, né troppo distante: nessuno poteva sospettare nulla, era il Totti di sempre.

Dunque, l’ex calciatore preferiva stare lontano da Ilary quando la coppia rimaneva sola, “preferendo uscire, rientrando tardi”: “Non poteva essere questione di lavoro: ce l’aveva con me”. A quei tempi, almeno incrociando le vicende raccontate nel docufilm Unica, lei non credeva alle voci che correvano sulla presunta crisi del matrimonio, dovuta ad una donna. Quella donna, quell’amante: proprio Noemi Bocchi. Quindi insistette molto affinché Francesco smentisse pubblicamente il chiacchiericcio, con a caposquadra la truppa di Dagospia. Nel frattempo, Ilary condivideva stories su Instagram per rassicurare i fan e gli amanti del gossip: inquadrava i piedi del marito sul divano mentre guardavano insieme la televisione. Quale momento più sereno, da coppia?

Ecco perché “Che Stupida”, perché lei è stata l’unica (proprio come il nome del docufilm, guarda un po’…) a non credere a quelle voci. Mentre “Roma sapeva…”. “Spesso avevo condiviso la sua posizione, una smentita è una mezza verità e rimanere zitti era anche un modo per non dare peso e credito a voci infondate”. I sospetti aumentavano, le chiacchierate con i figli, soprattutto con la piccola Isabel, le illuminarono la mente. “C’era di mezzo una persona vera”. Lo scoprì: attraverso le sue “indagini”, molte cose combaciavano con il profilo che i quotidiani rosa fornivano di questa sospetta “amante” dell’ex capitano giallorosso.

Il giuramento di Francesco: “Sui nostri figli”

Quella stessa sera in cui Francesco smentiva le voci attraverso il video social (mai convincente, per nessuno), Ilary cercò di approfondire ulteriormente. Tornavano a casa dopo la cena da “Rinaldi al Quirinale”. La conduttrice chiese il giuramento sui figli: “Tutto inventato di sana pianta, quindi?”. Francesco? “Giuro sui nostri figli”. Quando l’ex calciatore abbandonò definitivamente (e in modo sofferto) il rettangolo da gioco, appendendendo gli scarpini al chiodo, l’ex moglie lo incoraggiava a ricostruirsi una carriera. Un modo per mollare lentamente, magari ripartire all’estero.

“Francesco stava per lasciare il calcio e venne fuori l’ipotesi di continuare a giocare all’estero. Lo incoraggiai. Mi sembrava un modo per sfilarsi dall’ambiente romano, che in quel momento era diventato un po’ asfittico”. Il discorso fu affrontato seriamente, tanto che la Blasi ipotizzava di passare un anno sabbatico mentre l’ex coppia studiava il percorso di studi futuro dei figli in un’altra città all’estero. Insomma: l’allora moglie di Totti si era messa a sua completa disposizione.

Lo stress dei figli

Fu dura, durissima. Inutile fingere di nascondersi dietro ad un dito, poco conveniente nascondere la polvere sotto al tappeto. Se anche avessero voluto autoingannarsi, c’erano i giornali che ricordavano a tutti la difficile situazione. E, come se non bastasse, Ilary dimagriva a vista d’occhio, “di cinque-sei chilogrammi”, Totti era sempre più “triste, taciturno, ombroso”. I figli risentivano dello stress, lo dicevano alla madre: “Non ce la facciamo più”. Chanel invitava i genitori a parlarne seriamente, “prendere una decisione” perché non se ne poteva più: “In casa non si respirava”. Tensione, che si tagliava con il coltello. L’ultimo momento con tutti insieme in famiglia si è verificato il 28 aprile del 2022, esattamente al compleanno di Cristian Totti. Il figlio insistette affinché il papà partecipasse: “No, papà, devi venire”.

“Che tenerezza questo mio figlio quasi adulto, alto una spanna più di me, un accenno di barba sulla mandibola squadrata come quella del padre, che si prendeva cura della mamma mentre io, fingendo di stare bene, tentavo di proteggere lui. Alla fine, Francesco al ristorante si presentò. Era sfuggente, alle tre e mezzo si alzò da tavola dicendo che doveva partire per lavoro, ma quanto meno era stato con noi. Con me. Quindi ci sperai, in una sorpresa. “Magari sta fingendo di dover andare a lavorare e poi me lo ritrovo a casa con un mazzo di fiori” pensai. Invece no. Più della solitudine, poté la delusione. Avevo tentato di tutto, chiesto, ascoltato, provocato, fatto finta di niente, provato a ragionare, litigato e discusso; a un certo punto avevo anche cercato supporto all’esterno. Convivevo con un muro di gomma”.

La morte del papà di Francesco

“Dicono che alla morte dei genitori si sia abbastanza preparati: è nella natura delle cose che le madri e i padri vengano a mancare prima dei figli. Noi non lo eravamo. Né Francesco né io né i suoi nipoti, che adoravano il nonno. Per almeno due settimane dalla scomparsa del padre Francesco non riesce a dormire. È tormentato dal non essergli stato accanto in ospedale. Magari prende sonno, poi si sveglia in piena notte senza riuscire a riaddormentarsi. Ci alziamo, lo porto con me in cucina, preparo due tazze di tè e parliamo, parliamo continuamente del suo papà, della sua mamma, di come sia potuto succedere, della tremenda ingiustizia che è il Covid. A forza di tirar fuori i ricordi belli – la soddisfazione che provava mentre i nipoti scartavano uno dei suoi regali, il rito di presentarsi a Trigoria con il bagagliaio pieno di pizza rossa o alla mortadella nel giorno del compleanno di Francesco, una quantità indefinibile di partite a carte, le battute esilaranti e la tempra da sceriffo, talmente evidente che i tifosi l’avevano soprannominato così – realizziamo che Enzo ha avuto una vita avventurosa, lunga, è stato circondato sempre dall’amore, ha visto il figlio diventare un campione e i bambini crescere. Giorno dopo giorno riusciamo a ritrovare una parvenza di equilibrio. Qualche settimana dopo sento che Francesco sta finalmente meglio, che sta ricominciando a respirare quando, un mattino, ricevo un suo messaggio. Mi ringraziava per essergli stata vicino nel momento peggiore della sua vita. Coccolandolo, stringendolo, abbracciandolo l’avevo fatto sentire forte e amato, e ci teneva a farmi sapere quanto a sua volta mi amasse e mi considerasse la sua metà”.

Le registrazioni delle telecamere cancellati per nascondere le prove: i retroscena del libro

Quando la separazione tra i due diventava ormai notizia di dominio pubblico, Ilary si trovava in Africa. Totti intanto avrebbe organizzato grigliate a casa, nella villa di famiglia dell’Eur. C’era anche Noemi. Per nascondere le prove, sempre stando alla versione proposta dalla conduttrice, Francesco cancellava i filmati delle telecamere di videosorveglianza.

Il finale, con l’invito a sorpresa di Ilary

“Non rinnego nulla. E perché dovrei? Sono una donna fortunata, ho vissuto una magnifica storia d’amore, da cui sono nati tre capolavori. Ma nulla è immutabile, men che meno le relazioni, men che meno le famiglie. Prima d’ora non ho mai sentito il bisogno di inventare per me un modello diverso da quello in cui ero immersa, adesso però sì, perché diversi sono i sentimenti, quindi mi tocca fare uno sforzo di immaginazione, diventare creativa. Siccome ti conosco bene, il primo passo lo faccio io, d’accordo Francé? Aggiungo una tovaglietta e apparecchio per cinque. Ti metto qua, al tuo vecchio posto, a capotavola. La coppia potrà non esserci più, ma della nostra famiglia saremo sempre parte, ci basta volerlo. Facciamo così: ora scolo gli spaghetti, chiamo i nostri figli e tutti insieme ti aspettiamo per cena. Verrai?”.

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