La poesia di Alda Merini, “Sono nata il 21 a primavera”, è un’affascinante riflessione sulla connessione tra la sua nascita e la stagione della rinascita: la primavera. In questo componimento, la poetessa esplora il legame tra la sua presunta follia e la data del suo compleanno, che coincide con l’inizio della primavera, una stagione nota per la sua irrequietezza e imprevedibilità.

“Sono nata il 21 a primavera”: la poesia di Alda Merini e il significato dei versi

Attraverso versi ricchi di significato e profondità, Merini esprime la sua visione della follia come una forza vitale, che porta alla nascita di qualcosa di nuovo. La poetessa si chiede perché la sua follia sia stata vista come qualcosa di negativo, quando in realtà è stata una fonte di ispirazione e creatività.

Utilizzando immagini allegoriche e ermetiche, Merini dipinge un ritratto della primavera come una figura vulnerabile che piange per i suoi frutti, ma anche come una fonte di speranza e preghiera. Questo componimento, con la sua intensità emotiva e la sua profonda riflessione sulla natura umana, è un esempio del talento straordinario di Alda Merini come poetessa e scrittrice.

La poesia

Sono nata il ventuno a primavera

ma non sapevo che nascere folle,

aprire le zolle

potesse scatenar tempesta.

Così Proserpina lieve

vede piovere sulle erbe,

sui grossi frumenti gentili

e piange sempre la sera.

Forse è la sua preghiera.

La biografia e l’impronta indelebile della poetessa nella letteratura italiana

Nata a Milano nel 1931, Alda Merini ha lasciato un’impronta indelebile nella letteratura italiana con la sua vasta produzione poetica e la sua capacità di esprimere le emozioni umane in modo autentico e coinvolgente. Nonostante le sue difficoltà personali, Merini è riuscita a trasformare il suo dolore in arte, lasciando un’eredità duratura che continua a ispirare e commuovere i lettori di oggi.