Enzo Jannacci è stato un artista a tutto tondo, ed anche un chirurgo: lo sapevate?. Un personaggio straordinario capace di farsi apprezzare nel mondo della musica e non solo. Tutti lo ricordano come cantautore e pianista ma al tempo stesso ha creato divertenti sketch nelle vesti di cabarettista e si è cimentato in interpretazione cinematografiche di una certa importanza. Tra l’altro ha scritto ottime sceneggiature ed è stato soprattutto un medico. Un personaggio incredibile nato da Milano il 3 giugno del 1935 e scomparso nel marzo del 2013 all’età di 78 anni. Giustamente è stato ricordato come il caposcuola del cabaret italiano anche perché ha collaborato, spesso e volentieri, con diverse star del mondo della comicità.
Suo padre era un maresciallo dell’Aeronautica Militare Italiana peraltro attivo nel dare il proprio contributo alla Resistenza nel corso della Seconda Guerra Mondiale. Le sue origini però sono tutt’altro che milanesi in quanto suo nonno era un immigrato albanese che raggiunse la Puglia dove conobbe e sposò la nonna nativa di Bisceglie. Nel 1969 rese felice la propria famiglia conseguendo la laurea in Medicina presso l’Università di Milano ma aveva una grande passione per il mondo dell’arte. Da sottolineare che aveva delle competenze mediche straordinarie tant’è che la sua specializzazione in chirurgia generale gli permise di trasferirsi in Sudafrica ed entrare a far parte dello staff di Christiaan Barnard ossia il primo cambio chirurgo a realizzare un trapianto cardiaco.
Chirurgo ma anche musicista, compositore e cantautore
La sua attività musicale ha inizio negli anni Cinquanta dopo aver conseguito il diploma in Armonia, composizione e direzione d’orchestra. Alle sue spalle aveva un percorso formativo davvero importante con ben otto anni di pianoforte presso il Conservatorio di Milano sotto la guida del maestro Gianluigi Centemeri che è stato anche un grandissimo compositore e organista italiano. In questo periodo si innamora letteralmente del jazz proponendo questo genere musicale in tantissimi locali milanesi e al tempo stesso è appassionato di rock n’ roll.
Nella sua formazione artistica, infatti, hanno una certa importanza straordinari personaggi di questo genere musicale come Elvis Presley, Chuck Berry e Bill Halley. Questo permette a Jannacci di essere un vero e proprio precursore dei tempi in Italia. Da questo momento in poi darà inizio a un percorso professionale che gli permetterà di diventare musicista e compositore di livello nazionale e internazionale e un ottimo cantautore capace di proporre brani rimasti scolpiti nella storia della musica.
Il Gruppo Repellente
Nel 1977 Enzo Jannacci e il famoso giornalista sportivo Beppe Viola decidono di dare avvio ad un progetto davvero interessante dedicato al mondo del cabaret. In particolare fondano il Gruppo Repellente. L’obiettivo era quello di dar risalto ad un gruppo di attori, tutti provenienti dalla medesima esperienza presso il Derby Club di Milano. Un locale quasi leggendario nel quale sono nati e cresciuti tanti giovani artisti molti dei quali hanno fatto parte di questo progetto cabarettistico tra cui Diego Abatantuono, Giorgio Porcaro, Mauro De Francesco, Giorgio Faletti, Massimo Boldi ed Ernst Thole. All’interno del progetto nasceranno diversi personaggi che faranno la fortuna degli artisti interessati come nel caso del Terrunciello poi portato su grande schermo da Diego Abatantuono.
Principalmente gli spettacoli erano teatrali come nel caso della pièce La tappezzeria che peraltro, più tardi, venne ripresa nella trasmissione televisiva Saltimbanchi si muore. Il gruppo fu anche protagonista di Una importante trasmissione radiofonica proposta sulle frequenze RAI e con titolo I Repellenti. Da segnalare che ci furono anche dei componenti secondari che si unirono al gruppo tra cui Guido Nicheli e Francesco Salvi.