“La cosa che mi distrugge è che appena salgo su un palco il pubblico mi chiede Ricominciamo e io la canto, certo, ma non ce la faccio più…”: parola di Adriano Pappalardo, che dice “basta”. Il tormentone, per carità, lo ha lanciato lui, ma è convinto che con lo stesso si sia marchiato di un’etichetta indelebile. Diventando spunto, oltretutto, per le lodi del defunto, quando non ci sarà più: “Questa canzone sarà il mio epitaffio”.

L’intervista di Adriano Pappalardo: “Da bambino facevo paura anche a mio padre”

Adriano Pappalardo oggi ha 78 anni, ma è ancora raggiante come un ragazzino, come è sempre stato. “Resto un inca**ato di natura, faccio sub e parapendio, lo sport è sempre stato una mia grande passione”. Non tollera più come prima “Ricominciamo”, che tanto ha amato, perché è diventato un tormentone. Che lo limita agli occhi di chi lo conosce poco. Lui ha fatto anche altro. “Ci si è dimenticati delle canzoni che ho fatto con Lucio Battisti”.

Collega, ma anche amico. Gli trasmise la passione dello sport, per quel che poteva. Anche perché “Lucio non faceva neanche venti metri a piedi”. Tuttavia, “io lo allenai ai dieci chilometri di corsa. Insieme abbiamo fatto anche pattinaggio a rotelle, vela e surf, pure d’inverno”.

L’attore e cantante si racconta, ripercorrendo l’infanzia, l’adolescenza: “Da bambino facevo paura anche a mio padre, poi un giorno sentii una voce e mi dissi: ‘Tu devi cantare, e sarai pure il numero uno'”. Il sogno si è realizzato. Grinta, adrenalina, emotività, con una “punta” di cattiveria. Sono gli ingredienti perfetti che gli hanno permesso di raggiungere la notorietà. Ma non è stato subito facile: “Ero pagato 5mila lire a sera o con un piatto di spaghetti”.

Erano i tempi della gavetta, quando passava anche dai ristoranti. Divenne Adriano Pappalardo grazie alla moglie Lisa Giovanoli, su tutti. Con “Ricominciamo” arrivò il successo. La moglie pensò di proporla alle radio quando al Festivalbar non l’accettarono. “Salvetti – il patron (ndr) – non la volle”. Ottenne il terzo posto in classifica e “mi presero come superospite all’Arena di Verona”. Il resto è storia: Lisa è un punto fermo nella vita del cantante. Ed è con lei che conclude l’intervista: “È la mia compagna, la mia sposa, la mia amante”.

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