In queste ore, giorni dopo l’omicidio della 42enne Maria Campai, “Mattino 4” ha svelato la versione del presunto killer 17enne. Il minore, secondo le informazioni al riguardo, avrebbe concordato una prestazione sessuale con la vittima, che però, giunta sul posto, avrebbe preteso più soldi. Sarebbe economico, dunque, il movente dell’omicidio della donna rinvenuta nel giardino di una villetta abbandonata a Viadana.
Omicidio Maria Campai: la versione del 17enne
“Non ho mai avuto una ragazza, al massimo alcuni amori non ricambiati”, racconta il 17enne, presunto autore dell’omicidio di Maria Campai. Il giovane, poi, racconta come ha scelto la 42enne. “Non era la prima volta che pagavo. Lei l’ho scelta in base al profilo, non aveva foto. quando l’ho vista appariva diversa dalla descrizione. Eravamo d’accordo per 200 euro. Avevo 350 euro, lei li voleva tutti”.
Prosegue, poi: “I carabinieri mi hanno chiesto se avessi mai contattato una prostituta via chat. Io ho risposto di sì. Mi hanno chiesto di controllare il mio telefono e io li ho autorizzati. Nel momento in cui gli ho dato il consenso, avevo deciso di raccontate quello che era successo. Avevo fatto delle ricerche per vedere se c’erano dei farmaci che potessero causare il soffocamento. Non riesco a relazionarmi con le altre persone e stavo male. Non ho mai pensato di andare dallo psicologo, ma ho pensato al suicidio in questi giorni”.
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“Volevo farle perdere i sensi”
Sarebbe economico, dunque, il movente dell’omicidio di Maria Campai. Il 17enne e la 42enne, infatti, avrebbero concordato una prestazione sessuale in cambio di 200 euro. Alla vista dei 350 contenuti all’interno del portafogli del giovane, tuttavia, la donna ne avrebbe pretesi di più e al rifiuto del 17enne, avrebbe risposto con un’aggressione. “Volevo farle perdere i sensi con l’avambraccio”, ha concluso il minore. Tale versione, tuttavia, sarebbe ancora al vaglio degli inquirenti, non totalmente convinti del racconto.