Il primo cittadino e presidente della Provincia di Salerno è uno dei fedelissimi del governatore De Luca: una figura politica controversa
Corruzione, arrestato Franco Alfieri, sindaco Pd di Capaccio Paestum e presidente della Provincia di Salerno. Questa mattina, le forze dell’ordine hanno eseguito un’ordinanza che ha coinvolto sei indagati per reati di turbata libertà degli incanti e corruzione, sequestrando oltre 543.000 euro tra beni e denaro. Oltre ad Alfieri, sono stati posti agli arresti domiciliari altre cinque persone legate a società coinvolte negli appalti.
Le indagini, condotte dal Gruppo della Guardia di Finanza di Eboli e dal Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Salerno, si sono concentrate su alcune procedure di appalto per lavori di adeguamento e riqualificazione della pubblica illuminazione nel comune di Capaccio Paestum. In particolare, l’inchiesta ha riguardato due progetti affidati alla Dervit Spa, che prevedevano interventi di efficientamento energetico, con sistemi avanzati di telecontrollo e telegestione.
Corruzione, arrestato Franco Alfieri, sindaco di Capaccio Paestum
Franco Alfieri, noto per la sua vicinanza al governatore della Campania Vincenzo De Luca, è una figura politica controversa. Nel 2016, divenne celebre per aver offerto «fritture di pesce» come incentivo a votare “sì” alla riforma costituzionale promossa dall’allora ministro Maria Elena Boschi. Sebbene l’inchiesta per voto di scambio sia stata archiviata, l’etichetta di “re delle fritture di pesce” è rimasta legata al suo nome.
Prima di essere eletto sindaco di Capaccio Paestum, Alfieri aveva già ricoperto il ruolo di primo cittadino nei comuni di Torchiara e Agropoli. In più occasioni, si è reso protagonista di dichiarazioni controverse, come quando criticò i comitati locali contrari alla costruzione di una nuova bretella stradale, scrivendo che “la democrazia fa rima con l’idiozia”.